Recensioni e commenti

Alcune intuizioni geniali, ma il libro è molto ripetitivo.

Interessanti le pagine sulla distinzione fra libertà positiva e negativa e sul conservatorismo finanziario, ma niente di straordinario.

Il libro non è un capolavoro, ma è pieno di tante idee bellissime (una frase memorabile per pagina...), e leggerlo è proprio un piacere.

Abbastanza interessante la spiegazione dei diversi modi di attuare la divisione dei poteri, e l'idea che l'elezione diretta del governo renda il parlamento più autonomo: ma non sono convinto che possa davvero funzionare; quest'idea di Stato come poteri separati in competizione come su un mercato è inquietante.

Scritto magistralmente, e molto appassionante, però continua a non piacermi particolarmente, Dostooevskij.

Divertente, si legge d'un fiato; peccato non poter apprezzare i giochi di parole in lingua originale.

Stranissimo, non l'ho capito molto e non sono riuscito a seguirlo; però molto interessante e affascinante. Un altro (come Mieli) per cui l'amore omosessuale è un mezzo di rivoluzione. Bello, ma la traduzione è tremenda.

Scarno: nessuna idea notevole.

Interessante, sia per le acute osservazioni di Orwell sia per l'interesse biografico.

Stupendo: molto più profondo e autentico di Tess dei D'Urberville, letto subito prima.

Bellissimo, uno dei migliori romanzi che abbia mai letto: il gusto della parola, della lingua, della cultura, insomma, con una tecnica e un'erudizione straordinarie.

Fulminante, molto acuto (straordinarie le connessioni con “Nessuna passione spenta”). Questo correttore di bozze è il mio ideale di vita.
«L'Utopia significa semplicemente l'esattezza! Il comunismo significa togliere gli errata dalla storia. Dall'uomo. Correggere bozze.» Altre citazioni qui: it.wikiquote.org/wiki/George_Steiner#Il_correttore

Che sollievo leggere di nuovo Orwell. Bello.

Scorrevole; alcune riflessioni interessanti.

Carino.