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J. K. Rowling, Maurizio Crosetti: Il richiamo del cuculo (Paperback, 2016, TEA) 3 stelle

Il richiamo del cuculo

3 stelle

La lettura della trama mi aveva parecchio intrigata: Cormoran Strike sembrava proprio il tipo scalcagnato che attira facilmente le simpatie del lettore – o almeno le mie. E così, infatti, è stato: già la sua entrata in scena è tutto un programma. Il detective Strike ce la mette proprio tutta a manifestarsi nell'interezza del suo stato disastroso.

Eppure Galbraith (alias Rowling) non cade nella trappola del genio dannato: Strike non è un eccentrico bohémien che si è dato alle investigazioni private. Fin da subito appare chiaro come, pur nella rovina sentimentale e finanziaria, Strike sappia usare bene la testa.

Difatti, si scopre ad apprezzare le qualità della sua segretaria, Robin, eccitata dall'idea di lavorare per un investigatore privato e allo stesso tempo perplessa davanti allo stato di Strike (difficile darle torto, in effetti). Robin è la perfetta assistente di Strike: equilibrata, integerrima, discreta. È stato molto divertente leggere del modo in cui interagiscono.

In generale, quello che ho maggiormente apprezzato in questo romanzo è stata proprio la caratterizzazione dei personaggi. La Rowling è molto abile nel mostraci le sfaccettature delle personalità e nel farci pensare: “Chi è davvero costui?”. Una qualità molto apprezzabile.

Tuttavia, nemmeno la maestria della caratterizzazione è riuscita a nascondere un giallo debole. Il colpevole mi è stato così evidente fin da subito che purtroppo l'abilità della Rowling mi è sembrato un mero – per quanto lodevole – esercizio di stile. Spero che la Rowling stia solo scaldando i motori per i prossimi, già annunciati, episodi.