Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Di Arde la notte ho apprezzato tutto tranne la storia d’amore tra Isaac e Grier, che è molto veloce, a tratti bizzarra e troppo classica per i miei gusti. Che noia questa gente che si vede, si piace e boom, amore per sempre, morirei per te!

Ho trovato molto più interessante i conflitti interiori di Matthias, che purtroppo non ha avuto grande spazio nel romanzo, e le dinamiche tra Jim, Adrian ed Eddie, che potrebbero dare vita a frizioni coinvolgenti. Penso anche che, dopo l’ultimo incontro tra Devina e Jim, sappiamo già come finirà questa serie, ma speriamo che il viaggio mantenga vivo l’interesse.

Il problema di Arde la notte e – mi sbilancio – forse dell’intera serie è la difficoltà, non ben superata qui, di far interessare chi legge sia alla cornice (la guerra tra paradiso e inferno che vede Jim come arbitro) e la storia d’amore di turno. Spero che Envy risollevi la serie, perché sono determinata ad arrivare in fondo per capire tutti i riferimenti quando questa storia diventerà parte integrante della Confraternita del Pugnale Nero…

Devo dire che il mio giudizio su questo libro è parecchio cambiato perché nel 2012 gli avevo assegnato addirittura cinque stelline su Goodreads… però non avevo scritto la recensione, quindi non ho idea di cosa mi avesse spinto a dare un voto così generoso. So solo che i miei gusti letterari in questi anni hanno subito un bello sconvolgimento…