Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Questo è il genere di romanzo che non avrei neanche guardato di striscio se l’autrice non fosse J.R. Ward, che – ormai lo sanno anche i muri – è una delle mie scrittrici preferite. Voglio dire, angeli versus demoni? Sette anime da salvare? Perché il mondo non crolli? Pare proprio la premessa perfetta per un dramma in salsa religiosa che proprio non fa per me.

Invece Ward ci ha messo il suo zampino ancora una volta ed è uscito fuori un romanzo molto interessante: dal taglio introduttivo, visto che apre una serie, ma con in seno già diversi elementi succulenti.

In primis, ho amato tantissimo che Ward mettesse ben in chiaro che non sono i demoni a far fare brutte cose agli esseri umani, ma sono questi, con le loro azioni, a far sì che quelli riescano a possederli. Leggere che il male deriva unicamente da esseri maligni, deresponsabilizzando così le persone, mi avrebbe fatto incazzare di brutto.

Poi è pieno di discreti riferimenti alla Confraternita del Pugnale Nero, che è il motivo per cui ho ripreso in mano questa serie per finirla: i due mondi finiranno per incontrarsi presto, probabilmente già in The Savior, e non ho intenzione di farmi beccare impreparata (con grande dispiacere di chi non legge in inglese, visto che la pubblicazione italiana di Fallen Angels è ferma al secondo libro).

Infine, sebbene Io voglio si presenti con una trama molto semplice, finisce per mescolare le carte diverse volte e in modi diversi: senza fare spoiler, già in questo primo libro sembrano esserci più livelli nei quali questa gara tra Bene e Male opera e sono molto curiosa di vedere come andrà a finire, sapendo anche quello che so dalla Confraternita del Pugnale Nero… in un modo o nell’altro, Ward riesce sempre ad avere tutta la mia attenzione...