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Charles Simic: Il mostro ama il suo labirinto (Paperback, Italiano language, Adelphi) 4 stelle

Che cosa mette un poeta nei suoi taccuini? Se quel poeta è Charles Simic, il …

Il mostro ama il suo labirinto

4 stelle

Curiosando tra i nuovi arrivi in biblioteca, la mia attenzione è stata catalizzata da questo libretto di 150 pagine scarse. Sono rimasta colpita dal titolo: Il mostro ama il suo labirinto. Mi è subito venuto in mente il Minotauro, che, rinchiuso nel Labirinto perché Minosse si vergognava di lui, si suppone odiasse la sua prigione. Invece, Simic ci dice che lo ama: una sorta di Sindrome di Stoccolma dei luoghi. Forse il Minotauro è grato a Minosse per averlo nascosto dalle pubbliche manifestazioni di orrore nei suoi confronti. O forse è solo felice di poter svolgere il suo ruolo di mostro con l'approvazione del re.

Comunque sia, Il mostro ama il suo labirinto è un taccuino, un insieme di pensieri sparsi del poeta. Si va dai suoi ricordi personali a pensieri fulminei (e poco lusinghieri) su politici e intellettuali. A Simic piace stravolgere il modo comune di vedere le cose (e qui ricorda un po' Il dizionario del diavolo di Ambrose Bierce) e spesso ci ricorda la bellezza della corporeità e della carnalità che la religione e il cosiddetto amore puro amano demonizzare e svilire in virtù della presunta superiorità dell'anima e degli alti sentimenti.

”Ti fanno male” mi dicono i miei amici. Come se fra me e l'immortalità si frapponessero soltanto un paio di salcicce.

Non dimentichiamoci che anche Romeo e Giulietta ogni tanto scoreggiavano e si grattavano il culo.

La bellezza di un attimo fuggente è eterna.