Okay, Stephanie Plum è ufficialmente la mia nuova droga. Tra lei, nonna Mazur, Lula e chi più ne ha più ne metta non riesco a staccarmi da questa serie.

Stephanie è la stessa imbranata del primo libro e, dato che a questo giro le tocca indagare nei dintorni delle prestigiose pompe funebri di Stiva, si fa accompagnare da nonna Mazur. E io adoro nonna Mazur. Le sue performance alle pompe funebri mi hanno fatto morire dal ridere (non che le altre siano da meno, comunque). Diciamo che quando la vedono entrare a una veglia funebre scatta il panico!

E poi abbiamo Joe Morelli. Momento di sbavo. Okay. Joe arriva sempre quando Stephanie lo chiama perché è nei guai, ma non è esattamente il buon samaritano. Diciamo che ogni tanto tende a infierire e ha pensieri indecenti riguardo ad un paio di scarpe di pelle viola con le zeppe...

La parte del giallo anche qui non è granché, ma, ribadisco il concetto, non gliene importa un fico secco a nessuno. Francamente, sei così impegnato a ridere che quasi non ti importa di sapere di Kenny Mancuso&co. Per quanto sia pazzo, malato e perverso, non riesci davvero ad averne paura: la forza incosciente e spesso inconsapevole di Stephanie vince su tutti i maniaci!