Baylee ha recensito Novemila giorni e una sola notte di Jessica Brockmole
Novemila giorni e una sola notte
3 stelle
Sono abbastanza "vecchia" da ricordare com'era scrivere e ricevere lettere. Quand'ero piccola inviavo molte lettere alle mie amiche e ricordo che uno dei regali più in voga per i compleanni era la carta da lettere. Naturalmente formato bambina, se così si può dire: la carta, così come le buste, erano variamente decorate (cuccioli dagli occhi dolci, fiori, piante rampicanti, etc...). Così ci scrivevamo spesso ed erano fiumi di parole: mi ricordo degli sforzi per cercare di far entrare nella lettera tutto quello che avevo da dire/raccontare. Pagine e pagine riempite nella grafia più minuscola possibile e poi infilate con cura nella busta (che poi veniva regolarmente pressata perché aveva le dimensioni di un panino imbottito...).
Ora vi chiederete: ma cos'è questa roba, una recensione o un attacco di vecchiaia precoce con conseguente rimpianto dei bei tempi andati (e vi risparmierò la massima "Si stava meglio quando si stava peggio"... oops, ormai l'ho scritta! :P)?
Be', tutto l'ambaradan era per spiegare quello che mi ha lasciata più perplessa in questo libro epistolare: la brevità delle lettere. Io che vedevo le mie amiche abbastanza spesso inviavo loro lettere chilometriche e questi due che hanno l'Atlantico in mezzo - e sono innamorati - si scrivono sì e no tre parole in croce. Strano. Alcune sono così brevi da sembrare quasi dei twit... in generale, non si va oltre la lunghezza media di una mail.
Infatti, non è un libro che lascia il segno ("il romanzo più romantico dell'anno"? Mah...). L'ho trovato carino, piacevole, ma certo non indimenticabile. Le lettere sono troppo brevi per sviluppare a pieno i sentimenti dei corrispondenti, qualche frase ben piazzata non basta a lasciare il lettore scosso dal dramma di questi due sfortunati innamorati di penna.