Baylee ha recensito Le notti bianche di Fyodor Dostoevsky
Le notti bianche
5 stelle
Ho aspettato qualche giorno dopo aver finito questo libro prima di buttare giù la mia recensione. Avevo bisogno di raccogliere le idee, di riprendermi dalle forti emozioni che questo libretto riesce a scatenare nel lettore.
Di che cosa si parla? Si parla di un sognatore - uno che vive nei e per i sogni evanescenti - che incontra una ragazza, Nasten'ka, che vive nella realtà e ha il coraggio di soffrire in essa.
Quando i due si incontrano, il sognatore è felicissimo di aver trovato qualcuno in grado di comprenderlo. Infatti, in realtà la sua condizione di sognatore è ben lontana dall'amena felicità che sembra suggerire il sostantivo: il sognatore è un uomo profondamente infelice e solo. Cosa può mai restargli dei suoi sogni? Non hanno un corpo caldo da stringere per quanto siano in grado di suscitare emozioni.
Eppure siamo tutti un po' sognatori. E questa consapevolezza tocca direttamente il lettore nelle sue corde più sensibili. Chi non si è mai commosso, divertito, eccitato, intristito e via dicendo mentre leggeva un libro? Quale lettore è rimasto indifferente di fronte alle storie - ai sogni - messi nero su bianco da qualche autore?
Allora Le notti bianche sembra anche un avvertimento. Attenzione, lettore, a intraprendere la vita del sognatore, guarda cosa accade a viver di sogni: un solo attimo di beatitudine in un mare di solitudine e angoscia.