Baylee ha recensito There Are More Beautiful Things Than Beyonce di Morgan Parker
Review of 'There Are More Beautiful Things Than Beyonce' on 'Goodreads'
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Ho comprato questo libro colpita da questa copertina e da questo titolo che mi sembravano gridare Fuck The Patriarchy con fierezza e sprezzo di ogni disapprovazione moralista. In effetti, ci sono dei versi molto belli sull’essere una donna nera in questi USA (e in questo mondo) dove essere una donna e avere la pelle nera diventa sempre più difficile.
Confesso che il motivo per cui queste poesie non mi hanno rubato il cuore ha più a che fare con la mia ignoranza che con qualche demerito di Morgan Parker. Non sono una persona particolarmente addentro alla cultura pop, non perché sia chissà quanto snob, ma piuttosto perché ne conosco solo determinati aspetti che hanno attratto la mia attenzione nel corso del tempo.
Per mia sfortuna, There Are More Beautiful Things Than Beyoncé è zeppo di riferimenti a prodotti culturali che non ho visto, ascoltato o letto e quindi ho la sensazione di aver capito meno del cinquanta per cento dei versi che contiene. My bad.
Il colmo suppongo essere il fatto che non conosco nemmeno Beyoncé – non che non sappia chi sia, non arrivo a questi punti, ma è un’artista che non ascolto e della quale so pochissimo oltre al fatto che sia considerata praticamente una dea. E non l’ascolto perché non mi piace – non voglio scatenare l’ira funesta di chi l’adora – ma semplicemente perché penso di non avere l’orecchio abituato al R&B.
Quindi sappiate che There Are More Beautiful Things Than Beyoncé potrà richiedervi almeno un’infarinatura della produzione artistica di diversə artistə afroamericani per poter comprendere bene i suoi testi. Vorrei dirvi che sto scrivendo questa recensione con in sottofondo Beyoncé, ma in realtà sto ascoltando Tina Turner (che non è nel titolo, ma viene citata in 13 Ways of Looking at a Black Girl).