Baylee ha recensito Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu (ET. Scrittori -- 712)
Review of "Un anno sull'Altipiano" on 'Goodreads'
4 stelle
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A volte leggo libri che non mi ispirano per nulla: Un anno sull'Altipiano rientra tra questi. A volte mi pento di non aver dato ascolto al mio fiuto di lettrice, mentre altre sono contenta di aver fatto il bastian contrario di me stessa, e con Un anno sull'Altipiano è andata proprio così.
Un anno sull'Altipiano è una cronaca autobiografica di ciò che è accaduto a Emilio Lussu sull'Altipiano di Asiago durante la Prima Guerra Mondiale, tra il giugno 1916 e il luglio 1917. Più volte nel corso del romanzo Lussu ci ricorda che sta riportando cosa è accaduto di notabile e che preferisce tacere invece di riempirci di vuote parole.
È difficile trovare buoni romanzi sulla guerra: troppo spesso sono esagerati con un sacco di dramma che vuole genericamente convincerti che la guerra è brutta e che tutt* dovremmo promuovere la pace. Sì, bene, clap, clap, peccato che queste sparate non rendano affatto l'idea (sempre che ci si possa fare un'idea di una situazione così estrema come la guerra).
Lussu invece racconta semplicemente dei fatti, senza enfatizzarli, perché è già tutto insensato, squallido e folle senza bisogno di rimarcare il concetto. Quindi Lussu ci racconta di uomini disperati che vanno avanti ad alcol e cioccolato, di ufficiali che hanno smarrito la loro lucidità e razionalità e di quanto sia difficile mantenere la propria umanità, ma di come questa ti colga all'improvviso, lasciandoti senza fiato.
Due parole infine per Avellini, protagonista di uno dei momenti più drammatici dell'intero romanzo. È una di quelle scene che vi si ficcano in testa e rimangono lì, a esemplificare un intero romanzo e un'intera catastrofe – quella della guerra.
Non è vero che l'istinto di conservazione sia una legge assoluta della vita. Vi sono dei momenti, in cui la vita pesa più dell'attesa della morte.