Baylee ha recensito Substitute for Love di Karin Kallmaker
Review of 'Substitute for Love' on 'Goodreads'
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Ho iniziato a leggere Substitute for love soprattutto per due motivi. Il primo era che avevo voglia di leggere un romanzo con protagoniste delle lesbiche. Ehi, case editrici italiane, toc, toc, quando vi deciderete a darci anche libri che parlano di lesbiche? O dobbiamo rassegnarci al fatto che non esistano (come il Molise)? Insomma, ci sono CE come Dreamspinner Press e Triskell che pubblicano letteratura romantica gay, non vedo perché non si dovrebbe pubblicarne anche di lesbica.
Il secondo motivo era che volevo leggermi qualcosa di leggero, compatibilmente alla scarsa collaborazione fornita dal mio cervello in concomitanza con temperature oltre i trenta gradi. Ho fatto un giretto su The Lesbian Review nel tentativo di evitare un bidone e la scelta è ricaduta su Substitute for love e direi di non essermene pentita.
L’aspetto che mi è piaciuto di più di questo romanzo è stato l’insolito sviluppo narrativo per un libro di questo genere – tanto da farmi pensare che sia in bilico tra il romantico e della blanda letteratura lesbica (non necessariamente romantica). Infatti, più che alla storia d’amore tra le due protagoniste, si dà grande spazio alla loro storia personale, a ciò che le porterà a incontrarsi – solo nella seconda metà del romanzo. Posso capire che una trama del genere faccia storcere il naso a chi ama l’incontro tra le/gli amanti già dalle prime pagine, ma questa “dilazione” ha fatto sì che ci si affezionasse a Holly e Reyna, si capissero bene i motivi delle loro scelte e in ogni caso non toglie niente allo sviluppo della loro relazione.
Il romanzo è del 2001 ed è una specie di compendio a ciò che può accadere a una persona e/o coppia omosessuale inserita in una società che non garantisce loro uno straccio di diritto e dove il pregiudizio si respira insieme all’aria. Insomma, fa incazzare parecchio. Per fortuna, però, non mancano i momenti spassosi, che, anche se seguono il cliché del genere (battute salaci rivolte a una “neofita” et similia), mi hanno fatto divertire.
Non mancano nemmeno i momenti in cui si alzano gli occhi al cielo, momenti causati prevalentemente da coincidenze “sospette” e concentrati di sfiga che saranno pure possibili, ma fanno un po’ effetto “nuvola di Fantozzi”: non hanno raggiunto la mia soglia di fastidio, ma è molto caldo e potrei aver preso un abbaglio (o un’insolazione)...