Baylee ha recensito The Chosen: A Novel of the Black Dagger Brotherhood di J.R. Ward
Review of 'The Chosen: A Novel of the Black Dagger Brotherhood' on 'Goodreads'
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
La Confraternita del Pugnale Nero è arrivata al suo quindicesimo volume e già aspettiamo il sedicesimo e tu sei ancora qui a blaterarne e a dargli cinque stelle? Non ti è venuta a noia? No. Proprio per niente. È la mia droga letteraria preferita e ho intenzione di continuare a goderne!
The Chosen è il libro che finalmente dà pace a Layla, che, quando per un motivo, quando per un altro, era in pena almeno dal nono volume. C’è un sacco di gente che non ama questo personaggio, ma secondo me, invece, ha uno sviluppo molto interessante e molto empowering, visto che viene introdotta come un’Eletta il cui unico scopo nella vita è servire i maschi della Confraternita del Pugnale Nero e finisce per tirare fuori le unghie e i denti (letteralmente), pronta ad accettare le conseguenze delle sue azioni.
Anche Xcor ne ha fatta di strada: dal pezzo di merda che ci ha quasi ammazzato Wrath a persona decente e matura, della quale non ho potuto fare a meno di apprezzare le doti di leadership e di diplomazia. Ho amato la sua disponibilità ad accettare qualsiasi peso su di sé in conseguenza dei suoi misfatti e la sua pervicacia nel voler difendere le persone di cui di sente responsabile perché l’hanno seguito solo perché lo amavano e si fidavano di lui (non vedo l’ora di saperne di più su tutti i Bastardi!).
Di certo non posso scrivere quanto sia diventato maturo Qhuinn: tu, piccolo stronzetto bastardo… zia Ward mi aveva avvertito che ti avrei odiato in The Chosen, ma devo dire che ti sei proprio superato. Okay… Qhuinn è ancora la testa calda che non pensa e fa cazzate – ma proprio di quelle giganti e virtualmente imperdonabili – e poi ne fa altre per rimediare e queste ti fanno capire quanto tenga alle persone che ha intorno, ma diamine… usa il contenuto della tua scatola cranica la prossima volta!
Poi a questo giro a dare manforte a Qhuinn ci si è messo pure Tohr, lui che di solito è così ragionevole ed equilibrato… ma che v’è preso a tutti in questo libro? Io boh… meno male c’è Wrath che, con le buone o con le meno buone, riconduce tutti alla ragione...
Meno male che a riportare Qhuinn sulla retta via ci pensa Blay, che è stato davvero un eroe. Con la sua gentilezza, la sua calma e la sua affidabilità non ha ceduto nemmeno un centimetro davanti a quella drama queen del suo compagno… sarai un grande padre, tesoro!
Poi menzione d’onore per i genitori di Blay, Rocke e Lyric, che quanto compaiono fanno sempre la loro bella figura. Dobbiamo ringraziarli per aver cresciuto un figlio meraviglioso e per coccolare senza scrupoli i loro nipotini, Rhamp e Lyric. A proposito… l’idea che Rhamp produca cacca e puzzette tossiche m’ha fatto morire dal ridere (e ricordare i terribili tempi in cui m’è toccato annusare quelle di mio fratello).
E adesso parliamo un po’ del mio adorato Vishous. Ci sono schiere di fan incazzate perché zia Ward gli ha fatto pensare di tradire Jane, visto che la loro relazione non sta andando benissimo. Gli HEA dei romance non si toccano, dov’è finita la faccenda dei bonding male e yada, yada, yada. Io sono decisamente in controtendenza: mi piace che si esplori anche questa eventualità e mi piace che riguardi V, perché è uno dei personaggi più sopra le righe della serie, uno che si è sempre curato poco delle tradizioni e delle leggi della razza. Non vedo l’ora di vedere cosa succederà in The Thief… prevedo un sacco di orrida sofferenza…
Anche perché il sedicesimo volume avrà come protagonisti Sola e Assail, che al momento non se la sta passando benissimo con la disintossicazione dalla cocaina…
Dove ci porteranno i prossimi volumi? Throe è diventato davvero inquietante e la sua svolta mi fa dire che i libri possono essere davvero pericolosi… e sicuramente voglio più Lassiter nelle vite di tutti…