Baylee ha recensito La Canzone Di Susannah di Stephen King
Review of 'La Canzone Di Susannah' on 'Goodreads'
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Dopo quattro anni, eccomi qua a scrivere la recensione de La canzone di Susannah, dopo una rilettura che ha messo a dura prova la mia memoria, visto che gli elementi da ricordare in questa serie sono innumerevoli (e sì, sarebbe proprio il caso non non far passare quattro anni prima di finirla). Se a questi aggiungiamo tutti i riferimenti ai vari romanzi di King che non ho letto perché ho iniziato proprio dalla Torre Nera ad avventurarmi nella sua sterminata produzione, direi che le probabilità di scrivere una recensione sensata si riducono considerevolmente.
Vediamo un po’ che sorte fuori.
I due elementi che mi hanno colpito di più sono stati l’aspetto metaletterario e la gravidanza di Susannah/Mia. Per quanto riguarda il primo, penso ci voglia una certa dose di coraggio (o forse incoscienza) per inserire se stesso come personaggio-autore all’interno della propria storia e incontrarsi con le proprie creature letterarie (senza farci poi una gran figura peraltro). Penso ci voglia molta maestria per muoversi con disinvoltura in questo genere di scenario: le probabilità di rendersi mostruosamente antipatici sono altissime, ma King non solo risulta simpatico, ma pure credibile come personaggio/creatore della storia.
La gravidanza di Susannah/Mia, poi, è molto interessante perché viene raccontata mettendo in luce gli aspetti più oscuri. Susannah non vuole questo figlio e ne è anche spaventata per la distruzione che potrebbe portare al suo ka-tet, rivendica il diritto di gestione del proprio corpo e di avere voce in capitolo nella vita di questo figlio che, suo malgrado, sente anche un po’ suo. D’altro canto, Mia, questa nuova personalità di Susannah, affronta la gravidanza in maniera del tutto fanatica, ignorando qualunque dubbio o critica venga mossa al suo operato. È un modo di vedere la gravidanza che non si incontra spesso – di solito o è tutto male o è tutto meraviglioso.
Adesso sono pronta per affrontare l’ultima tappa del viaggio verso la Torre Nera. Immagino che King mi strazierà con un sacco di morti o cose brutte, quindi è proprio il caso di tenersi forte...