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Shaun David Hutchinson: Brave Face (Hardcover, 2019, Simon Pulse) 5 stelle

Critically acclaimed author of We Are the Ants—described as having “hints of Vonnegut’s Slaughterhouse-Five” (School …

Review of 'Brave Face' on 'Goodreads'

5 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

They were drowning me without realizing it. And it wasn’t their fault. At some point in their lives, they’d learned how to breathe underwater, and I hadn’t.

Shaun David Hutchinson è ancora un autore inedito in Italia e ne sono molto dispiaciuta: We Are the Ants, il suo romanzo più conosciuto, sembra trattare dei lati oscuri della vita che solitamente vengono nascosti allu ragazzu o affrontati in maniera imbarazzante e superficiale. Dopo aver letto Brave Face capisco perché Hutchinson maneggi questa oscurità con tanta maestria: ci è stato in contatto abbastanza a lungo da conoscerla e da aver imparato a raccontarla bene.

Brave Face è la storia dell’autore che, quando era un ragazzo, si è ammalato di depressione, finendo per compiere atti di autolesionismo e per tentare il suicidio (del quale c’è una descrizione molto grafica, una di quelle che ti fanno partire una sequenza di No nella testa e ti fanno venire voglia di entrare nel libro per abbracciare la persona che sta così male da volersi togliere la vita). Immagino non ci sia bisogno di specificare che è un libro difficile da leggere e che, a seconda della vostra sensibilità, nemmeno da aprire.

L’aspetto che ho amato di più di Brave Face è stata la sincerità derivante da quel faticosissimo lavoro interiore che ti porta ad avere uno sguardo lucido sul tuo passato, uno sguardo che vede i propri errori e li giudica per quello che sono, ma ha anche compassione di chi era allora, perché nessunu nasce con il manuale delle istruzioni per vivere al meglio la propria vita.

Poi c’è la questione delle microaggressioni e dell’omofobia strisciante: Hutchinson non ci racconta episodi di violenza eclatante, ma una serie di fatti e circostanze che sul momento ci sembrano meno gravi perché non ci sono ossa rotte o un pericolo immediato per la sopravvivenza, ma che nondimeno hanno aggravato la sua depressione, mettendo comunque a rischio la sua vita.

But I was determined. I was determined to tell the truth without telling the truth. I was determined to point out the hypocrisy with which I, with which we all, had been living our lives. I was determined to tell them that there were consequences to their actions and that I was one such consequence. That when we stroll through lives of privilege without consideration of others, we risk hurting them irreparably, and that we must take responsibility for that hurt even if we aren’t aware we’ve caused it.