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Cuore di tenebra (Paperback, Italian language, 2008, Garzanti) 3 stelle

Forse nessuno, tra i tanti romanzi di Conrad, ha avuto fin dal suo apparire, all'inizio …

Review of 'Cuore di tenebra' on 'Goodreads'

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Cosa può dire Cuore di tenebra a unǝ lettorǝ oggi? Cosa può dirci di significativo un romanzo scritto da un uomo che sosteneva il colonialismo in quanto portatore di civiltà (sic) a popolazioni che a suo dire non lo erano? Ha ancora qualcosa da dirci il punto di vista razzista e sessista di Conrad quando sappiamo benissimo che la sua benevolenza è solo la facciata più presentabile di quell’orrore che lo sconvolse così tanto del Congo sotto l’oppressione di Leopoldo II del Belgio?

Ecco, secondo me sì, anche se non riesco a biasimare chi lo bolla come feccia razzista, perché il punto di vista di Conrad, veicolato attraverso il racconto di Marlow, oggi è inaccettabile e il fastidio che provoca può facilmente annegare quello che Cuore di tenebra è ancora capace di dirci, cioè che la nostra civiltà è ben lungi dall’essere conquistata per sempre.

Per quanto, infatti, ci raccontiamo di aver superato la nostra disumanità e averla cancellata a colpi di progresso, basta un nonnulla per far cadere la nostra facciata di popoli civili e ripiombare nell’oscurità della ferocia. Conrad racconta molto bene la perdita di ogni freno inibitorio dettata dall’avidità di materie prime, dal razzismo e dalla lontananza fisica da ogni giudizio morale vincolante, che rende inutile anche il mantenimento di una parvenza di civiltà.

Cuore di tenebra è ancora rilevante per il modo in cui espone quell’orrore che sta dentro di noi, appena sotto la superficie dei nostri principi cosiddetti inviolabili, che non sono riusciti affatto a tenerlo a bada; un orrore che riaffiora ancora e ancora, stupendoci ogni volta, nonostante le annose denuncie delle persone razzializzate.

Eh già. Noi oggi, in più di Conrad, abbiamo le testimonianze e le denuncie delle vittime di quell’orrore: iniziare a prenderle sul serio e ad ascolterle, invece di liquidarle come esagerazioni, potrebbe essere un buon modo per non cadere dal pero davanti a certi sopprusi.