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Lord of the Rings Boxed Set (2001, Harper Collins) 5 stelle

Originally published from 1954 through 1956, J.R.R. Tolkien's richly complex series ushered in a new …

Review of 'Lord of the Rings Boxed Set' on 'Goodreads'

5 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

È stato un lungo viaggio, ma anche a questa ennesima rilettura The Lord of the Rings ha saputo dirmi cose nuove: un po’ perché era la prima volta che lo leggevo in inglese e insieme a un’ottima guida come A Reader’s Companion; un po’ perché la me stessa di oggi ha accumulato esperienze che hanno gettato nuova luce su alcune parti.

Non vi sto a raccontare la bellezza di leggere proprio questa edizione (ci avevo già scritto un post un annetto fa e direi che è sufficiente come delirio da fan), ma aggiungerò che è un’edizione che vale l’acquisto se Tolkien vi piace proprio tanto. In particolare, A Reader’s Companion è pieno di informazioni che se non siete dellз patitз della Terra di Mezzo potrebbero narcotizzarvi e lanciare maledizione a quella blogger che vi ha fatto venire voglia di comprarla. Ecco, se Il Signore degli Anelli vi piace, ma non così tanto, ci sono altre edizioni che fanno la loro bella figura (e costano anche meno).

Per quanto mi riguarda, sono stata contenta di farmi accompagnare durante la lettura da A Reader’s Companion per almeno due motivi. Il primo riguarda la lingua: infatti, nonostante The Lord of the Rings non abbia un inglese proibitivo, Tolkien era anche un linguista e ci sono via, via dei termini desueti, o parole usate con un’accezione particolare. A Reader’s Companion segnala tutti questi termini, dandone spiegazione, senza quindi costringerti a scavare nelle voci dell’OED il significato giusto. Molto comodo.

L’altro motivo di apprezzamento per A Reader’s Companion è stata la fonte di informazioni su una miriade di questioni che riguardano The Lord of the Rings, dalla sua genesi alla sua interpretazione, dai modi in cui alcune parti sono state accolte dallз lettorз (e le successive reazioni di Tolkien) ai suoi legami con le altre opere ambientate su Arda. Molte informazioni erano già in mio possesso, di altre invece non avevo idea ed è stato molto interessante venirne a conoscenza.

Per il resto, leggere Il Signore degli Anelli in lingua originale mi ha dato modo di apprezzare le varie voci dei personaggi, che in traduzione sono andate irrimediabilmente perse nelle loro particolarità linguistiche (e non per colpa di chi ha tradotto, ma per la natura della lingua italiana, non iniziatemi a litigare qua sotto tra pro-Alliata e pro-Fatica, per favore). In particolare, sono rimasta colpita da Tom Bombadil, che in italiano suona piuttosto alieno, mentre in inglese lo si percepisce molto più radicato nella sua terra, sebbene nessunǝ sappia davvero chi sia.

La lettura è stata accompagnata dalla colonna sonora della trilogia cinematografica di Peter Jackson e, occasionalmente, da del buon metal sinfonico. Giusto per calarmi meglio nell’atmosfera: consigliato, se ascoltate musica durante la lettura.