Baylee ha recensito Un matrimonio americano di Tayari Jones
Un matrimonio americano
3 stelle
Un matrimonio americano mi ha reso evidente che io il matrimonio non lo capisco e trovo anche molto noioso che si provi a spiegarmelo. Durante la lettura, una parte di me si chiedeva perché cavolo mi stessi annoiando a leggere questa storia nella quale Jones mi raccontava quanto la vita e una relazione possono essere ritorte da un’improvvisa condanna ingiusta e da anni di carcere da innocente e l’unica risposta che mi balenava nella mente è che a me tutta questa manfrina su come deve essere il matrimonio, sulle donne che sono così e gli uomini cosà sembrava vuota e priva di significato.
Perché si continua a dare tutta questa importanza al matrimonio? Ovviamente non intendo come relazione tra persone (che è sempre una cosa importante), ma proprio come istituzione: al di là della sua ufficialità e della sua rilevanza civile, cosa renderebbe il matrimonio speciale? Cosa del matrimonio fa sentire le persone autorizzate a brandirlo come una mazza per rivendicare presunti diritti sullǝ partner? Dopo l’introduzione del divorzio che ha sancito l’ufficialità di quello che accadeva di fatto, cioè la possibile fine delle relazioni unite in matrimonio, dobbiamo davvero ancora parlare del fatto che il matrimonio non garantisce il per sempre?
Da Un matrimonio americano ho avuto la sensazione che rimanere vedovi non sia una tragedia per la perdita dell’amata, ma perché si perde la persona che mandava avanti la casa, come si diceva un tempo, e quindi adesso è necessario arrangiarsi come si può: imparare a cucinare, fare la lavatrice. Una vera digrazia. Per non parlare di tutta la retorica sulla Persona Della Vita, quella che incontri una volta sola e che una volta persa non c’è modo di essere di nuovo felici.
Non dubito che ci sia ancora un gran numero di persone con questa mentalità e che Jones l’abbia ben rappresentata. Il problema è che io non trovo particolarmente interessante leggere un intero romanzo sulla questione.