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Heartstopper. Vol. 4 (Paperback, Italiano language, 2021, Mondadori) 4 stelle

Charlie non avrebbe mai pensato che Nick potesse ricambiare il suo sentimento, ma ora sono …

Heartstopper. Vol. 4

4 stelle

Ed eccolo qui. Il treno merci in transito è passato dalla stazione e qualcuno non è stato lontano dalla linea gialla. In questo quarto volume i problemi di salute mentale di Charlie esplodono e non possono essere più ignorati: ho apprezzato molto il fatto che questo venga mostrato con l’impossibilità di vivere in tranquillità la quotidianità e che Nick sollevi la questione, lasciandogli il controllo della situazione e limitandosi a proporgli delle vie praticabile per cercare aiuto. Vedi che alla fine tutte quelle guide sparse per il web servono a qualcosa?

Vedi che l’amore, di qualunque tipo esso sia, non serve a guarire dalle malattie mentali, ma a darti la stabilità necessaria per andare a esplorare quelle oscure e spaventose zone di te? Vedi che non c’è la magica soluzione definitiva che sistema tutto in una volta sola per dare infine libero sfogo al lieto fine? Ma vedi quanto si vuole più bene a Nick e Charlie solo perché sono due ragazzi normalissimi che cercano di far funzionare le cose al meglio che possono? Niente a che spartire con quelle patetiche storie dove l’amore basta a se stesso in qualunque circostanza: due cuori, una capanna e una tonnellata di disagio.

Da un punto di vista narrativo, ho adorato l’espediente del diario. Raccontare “in diretta” e per esteso della malattia di Charlie avrebbe richiesto davvero molto spazio e probabilmente avrebbe snaturato un po’ anche la serie, togliendo pagine alla sua storia con Nick e alle loro avventure con lз loro amicз. Il diario, invece, ha permesso a Oseman di darci il punto di vista di Nick e Charlie, che inevitabilmente hanno vissuto l’esperienza in maniera diversa, ma grazie a entrambi abbiamo un quadro piuttosto preciso di cosa è successo.

Oltre al modo in cui esterna la sua preoccupazione, di Nick ho apprezzato molto la maturità: non solo si cura di Charlie, ma cerca anche di tenere sotto controllo la sua salute mentale, parlando molto con sua madre di quello che prova in una situazione così difficile e stressante. Di Charlie ho apprezzato invece il fatto che sia consapevole del fatto di aver bisogno di aiuto per guarire, ma di non stravedere per la terapia in sé: l’ho trovato molto realistico perché anche sapere di dover ingurgitare quello sciroppo non lo rende meno amaro da buttare giù – nemmeno quando provano a ingannarci con quel vomitevole sapore alla fragola.

Non vedo l’ora di vedere come prosegue e si conclude la serie. E ti prego, ti prego, Oseman, scrivi la storia di Darcy, perché ho assolutamente bisogno di avere altri contenuti dove porta la sua energia caotica in giro per il mondo.