Baylee ha recensito Heartstopper. Vol. 1 di Alice Oseman
Heartstopper. Vol. 1
4 stelle
Ed ecco qui un altro esempio di come io sia indietro come la martinicca: da quando questo fumetto è entrato nella mia orbita è stato letto da tuttз, è stato tradotto in italiano e Netflix ci ha pure fatto una serie. Quindi state per leggere l’ennesima recensione in cui vi si consiglierà la lettura di Heartstopper perché sì, è piaciuto pure a me.
E cosa mi è piaciuto? Innanzi tutto il fatto che Oseman abbia creato due personaggi molto pucciosi ai quali è impossibile non volere bene (Nick è un orsacchiottone solare, mentre Charlie è un gechino introverso) e con i quali è molto facile affezionarsi perché la loro tenerezza non ha sacrificato il realismo: già in questo primo volume possiamo vedere come il mondo è già stata abbastanza cattivo con Charlie, mentre Nick chiede a Google di spiegargli i suoi sentimenti e il suo orientamento sessuale perché non ha nessunǝ con cui si senta abbastanza tranquillo da fare una conversazione del genere. Alla fine magari Google non ti chiarisce i dubbi, ma perlomeno non ti giudica.
Un altro aspetto che mi è piaciuto è stata la veemenza con la quale Nick scatta davanti alle battute omofobe contro Charlie: certo, sta difendendo un amico, ma sta anche un po’ difendendo se stesso. Quando si è ancora nell’armadio e in relativa sicurezza, è abbastanza facile partire con la lancia in resta e il vessillo al vento. È un’altra buona ragione per non fare battute queerfobiche in presenza di nessunǝ: magari state attaccando quella persona senza nemmeno saperlo e finite con un pugno sul naso. Io vi ho avvertitз.
Ho trovato adorabili le tavole in cui si scambiano messaggi sul telefono, il mondo in cui cancellano e ricancellano quello che vogliono dire per non dire troppo, per non essere sgarbati, per non dare l’impressione sbagliata: in poche vignette Oseman riesce a dirci molto su questi due ragazzi, sul loro voler essere buoni l’uno per l’altro. A volte basta davvero solo una buona rappresentazione di un personaggio in una situazione banale e quotidiana come lo scambio di messaggi per dare l’idea della sua personalità, senza che ci sia bisogno di grandi gesti eclatanti.
Infine, Oseman, grazie per la rappresentazione accurata di quanto possono essere moleste le persone allocisetero quando vogliono essere simpatiche ribadendo che loro sono forti della loro ossessiva aderenza agli stereotipi; di quanto è tremendo il loro bullismo, anche se è vigliacco e ignorante. Lo sappiamo che l’unico modo che hanno queste persone di farsi notare è essere le migliori nel prevaricare lз altrз: dal momento che si rifiutano di curare e condividere le preziose fragilità che ci rendono speciali, non hanno altro modo per farsi notare.