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Claudie Arseneault, C T Callahan, Roanna Sylver: Common Bonds (Paperback, inglese language, 2021, Claudie Arseneault) 4 stelle

Common Bonds is an anthology of speculative short stories and poetry featuring aromantic characters. At …

Common Bonds

4 stelle

Non conosco nessunǝ dellз curatorз di questa raccolta, tranne Claudie Arseneault, della quale mi fido ciecamente per quanto riguarda la rappresentazione delle persone asessuale e aromantiche perché mi ha abituata bene con la sua serie City of Spires e anche con questa raccolta mi è piaciuta molto, anche se non è autrice di nessun racconto. Common Bonds raccoglie diciannove storie con personaggi aromantici e si focalizza sull’amore platonico, in ogni sua multiforme sfaccettatura.

Del primo racconto, The Aromatic Lovers di Morgan Swim, ho apprezzato innanzi tutto l’inside joke dell’idea: aromantic viene corretto dai correttori automatici con aromatic e la storia è ambientata in un mondo dove le persone identificano identità di genere e orientamento sessuale in base al profumo indossato. La questione dell’identità sessuale viene quindi esplorata tramite la costruzione di un profumo adatto per Matroise.

Voices in the air di Vida Cruz non mi ha colpito particolarmente, mentre Moon Sisters di Camilla Quinn l’ho trovato un racconto molto carino sul valore delle famiglie trovate e sulle coccole che ci si fanno quando a unǝ dei suoi membri va male qualcosa. Si prosegue con Cinder di Jennifer Lee Rossman, una divertente e intelligente rivisitazione del topos della principessa che deve essere salvata dal principe. Abbiamo delle principesse sfruttare per i loro potere e che non hanno i mezzi per salvarsi da sole, ma non appena capita che li ottengano fanno scintille.

Not Quite True Love di Syl Woo è il primo componimento della raccolta e parla dell’enorme quantità di narrativa dedicata al vero amore e come a questo qualsiasi cosa venga sottomessa. Con Dracanmōt Council of Human Study Report Compiled by Usander Greystart di A.Z. Louise si ritorna alla prosa con una storia in forma di diario, dove una creatura in missione annota il comportamento degli esseri umani. In Spacegirl and the Martian di Cora Ruskin ho avvertito delle Marvel vibes – in base al poco che so dell’universo Marvel – perché siamo in mezzo a supereroз e malvagз e due di loro finiscono per riflettere sulla legittimità e sensatezza di questa divisione manichea.

Would You Like Charms Like That? di E.H. Timms l’ho trovato un po’ piatto: una coppia rassicura un ragazzino riguardo al suo futuro e alle sue possibilità di trovare una persona con la quale condividere la vita. Niente di che. In the Summer a Banana Tree di Thomas Shaw Leonard è il secondo componimento e parla della morte di un animale domestico e del lutto che ne è seguito. Sempre di Thomas Shaw Leonard abbiamo anche Remembering the Farm sul ricordo e il sogno di un padre che si allontana e svanisce.

Quindi abbiamo Fishing Over the Bones of the Dragon di Jeff Reynolds, che racconta la storia di un ragazzo rapito da una creatura sovrannaturale e contiene la riflessione sull’incapacità della soddisfazione fisica di rendere da sola una vita piena e soddisfacente. Asteria III di Marjorie King, invece, è la classica storia della missione suicida nello spazio per trovare una nuova casa all’umanità, dopo che la Terra è diventata inospitale. La differenza è che questo viaggio permette alla protagonista di avere un’ultima avventura con suo padre, presente sulla navicella come intelligenza artificiale, mentre quello vero è rimasto sulla Terra perché malato di Alzheimer.

Poi abbiamo A Full Deck di Avi Silver che mi è piaciuto molto perché si focalizza nel mostrare le persone aroace a tutto tondo, non solo come modelli usciti dalle definizioni. Insomma, hanno ovviamente dei difetti, ma questi non hanno a che fare con gli stereotipi di asessualità e aromanticismo, ma con il fatto che le persone a volte prendono decisioni sbagliate. Half a Heart di Ren Oliveira racconta di un amore abbastanza forte da non aver paura di condividere la libertà.

Si prosegue con Shift di Mika Stanard, un racconto tenerello sull’amore filiale e tra amiche, di quelle che si supportano a vicenda e non temono le reciproche caratteristiche. Abbiamo poi l’ultimo componimento della raccolta, Discography di Ian Mahler, sulla pervasività dell’amore romantico.

Seams of Iron di Adriana C. Grigore mostra come inglobare l’elemento queer in una storia dal sapore fiabesco possa portare freschezza e novità in topos vecchi di secoli. Not to Die di Rosiee Thor è un bellissimo racconto sui legami, sul fatto che quelli riconosciuti ufficialmente non siano meno importanti di quelli ufficiosi: tutti sono ugualmente dolorosi quando li si perde e ugualmente rinvigorenti quando li si forma. Infine, la raccolta si conclude con Busy Little Bees di Polenth Blake, un’autrice che ha evidentemente una passione smodata per gli insetti e che questa volta ci racconta di pessimi genitori e di ricerca di legami di sangue.