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Asexual Erotics (Paperback, 2016, Ohio State University Press) 4 stelle

Challenging what she sees as an obsession with sex and sexuality, Ela Przybylo examines the …

Asexual Erotics

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Asexual Erotics è forse il libro più interessante che mi è capitato di leggere sull’asessualità: avendo ormai superato la fase che-cos’è-l’asessualità-oddio-ma-parla-di-me! sento il bisogno di letture che vadano oltre le definizioni e si inoltrino lungo i sentieri dello sguardo asessuale sul mondo. Cosa può dirci il punto di vista asessuale sulla nostra società?

Ela Przybyło (che il suo sito mi informa si pronuncia Pshy-by-wo) mi ha dato un assaggio delle potenzialità che l’asessualità ha nel dare una nuova definizione di intimità ed erotismo, togliendo il sesso da quella posizione di centralità e privilegio che ha permesso a una sessualità compulsiva di essere un’arma per ribadire e rafforzare posizioni razziste, sessiste, abiliste e omofobiche.

Przybyło analizza in maniera accademica e rigorosa storture che incontri vivendo una vita da asessuale, ma che non tuttз sono in grado di identificare con certezza e organizzare in un pensiero strutturato (io no di sicuro, sono una frana nel teorizzare gli eventi): per esempio, il fatto che il sesso sia al centro dell’intimità implica che ci sia uno standard al quale adeguarsi affinché la relazione sia sana. Troppo poco, o addirittura niente sesso, è sicuramente indice di qualcosa che non va nella relazione: analizzando la cosiddetta morte del letto lesbico, però, Przybyło dimostra che a non andare era più il fatto di aver preso come standard le dinamiche delle coppie eterosessuali.

Per questo non consiglio questo libro a meno che non abbiate una buona padronanza delle temetiche che girano intorno all’asessualità e alle modalità con le quali il femminismo queer indaga i vari fenomeni sociali. Però, una volta che ci avrete preso confidenza, prendete in considerazione questo libriccino, che è davvero prezioso, spero che sia il primo di tanti altri.