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Tutto chiede salvezza (Paperback, Italiano language, 2020, Mondadori) 5 stelle

Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a …

Tutto chiede salvezza

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Scrittrici, scrittorз e scrittori: dateci più libri così. Romanzi dove al centro c’è la fragilità dell’essere umano, la solidarietà tra simili e la tragicità dell’aver costruito una società che non riconosce l’una e non promuove l’altra. Sono stufa di leggere storie dove la debolezza è ammessa solo per essere sconfitta, dove chi non ce la fa non si è semplicemente impegnato abbastanza.

Tutto chiede salvezza inizia con un TSO e si dipana lungo la settimana di ricovero obbligatorio, facendoci conoscere l’umanità che si trova nella stessa stanza con il protagonista e che si ispira alle vicende biografiche dell’autore. L’ignoranza e lo stigma che circondano ancora la malattia e la salute mentale sono ben presenti, nonostante gli sforzi sempre maggiori per debellarli, quindi immagino che la situazione non sia poi diversa da quella raccontata qui e datata 1994.

Non è difficile immaginarsi questi personaggi e i loro familiari in qualche reparto italiano, a fare i conti con malattie ancora coperte da vergogna e imbarazzo e con medici che hanno poca voglia di starli ad ascoltare per cercare di capire di cosa hanno davvero bisogno. Prenda questo, prenda quello, vediamo come va.

Mencarelli riesce a essere incredibilmente poetico e allo stesso tempo molto concreto: c’è, infatti, della poesia nella fragilità umana, che però rimane ben piantata nella quotidiana realtà della nostra condizione. L’autore poi introduce la speranza di una salvezza anche ultraterrena, della quale io non sento la necessità e che neanche capisco troppo bene, ma contribuisce al tono struggente del romanzo e alla disperata necessità di trovare un porto sicuro per tutte le nostre debolezze.