Baylee ha recensito Un amore ad Auschwitz di Francesca Paci
Un amore ad Auschwitz
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Lo so, a giudicare dalla copertina e dal titolo tutto quello che viene da pensare su questo libro è: ma che è ‘sta cafonata? Dà proprio l’impressione di un libro che intende sfruttare la tragedia di Auschwitz per venderci una storiella d’amore.
E invece.
Un amore ad Auschwitz racconta la storia di Mala Zimetbaum, che cita anche Primo Levi ne I sommersi e i salvati, una donna ebrea che riuscì a entrare nelle grazie delle sorveglianti di Auschwitz Maria Mandel e Margot Dreschel e a salvare la vita di numerose persone fornendo loro consigli, cibo, abiti, farmaci o un lavoro meno oneroso quando le loro forze venivano meno. Tutto questo essendo lei stessa una prigioniera.
Paci ci racconta questa storia sottolineando quanto sia poco conosciuta al pubblico, sebbene numerosissime persone sopravvissute parlassero di lei come di una benefattrice che, sebbene avesse numerosi privilegi all’interno del campo, non suscitava alcun odio o invidia perché usava ogni suo potere per migliorare o addirittura salvare la vita di chi poteva.
La sua vita al campo finì per intrecciarsi a quella di Edek Galiński, che faceva parte della resistenza e che poteva muoversi con una certa libertà perché lavorava come meccanico al campo femminile ed era un detenuto politico non ebreo.
Vi consiglio vivamente di recuperare questa storia, che purtroppo non ha un lieto fine, ma contiene tanta speranza in luogo dove siamo abituatu a non vederne mai nessuna.