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La torre nera (Paperback, Italiano language, 2006, Sperling & Kupfer) 5 stelle

L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì. Così esordiva la storia, …

La Torre Nera

5 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Porca. Vacca. Che. Finale. Di. Serie.

Non tutte le ottocento pagine de La Torre Nera sono ben riuscite, ma il finale è così giusto da far dimenticare qualunque imperfezione. Non che sia stato inaspettato (tutto sommato abbiamo letto indizi in proposito per sette libri e l’uomo in nero ci aveva rivelato parecchio già nel primo libro), ma è stato giusto.

Il che non vuol dire che non sia stato doloroso. C’è tanto dolore e strazio per chi legge La Torre Nera: niente in confronto a quello che avete incontrato finora in questa serie. Ma c’è anche tanta intimità tra i personaggi del ka-tet: Roland, Eddie, Susannah, Jake e Oy non sono mai stati così vicini e così consapevoli dei loro legami.

C’è anche tanta epicità: per il finale King ha attinto a piene mani sia da Il Signore degli Anelli sia dal ciclo arturiano e l’intero romanzo è pervaso dalla solennità del momento. Roland e i suoi sono finalmente vicini alla Torre Nera e sono ormai parte di quelle storie che si racconteranno finché il Sole risplenderà su le sciagure umane, quindi perché non rendere tutto più memorabile?

Ho amato tantissimo il doppio finale: l’ho trovato un colpo da maestro (c’è qualcunə che si è davvero fermatə al primo?) e una riflessione interessante su cos’è il finale di un libro, su quale dovrebbe essere l’approccio alla lettura e su cosa c’è oltre la parola fine.