Baylee ha recensito Spietati gentiluomini di Ginn Hale
Spietati gentiluomini
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Questo romanzo è stato una scoperta eccezionale, sia dal punto di vista della storia d’amore narrata, sia per il mondo fantastico dove ci porta e anche per le tematiche trattate. Praticamente gli unici difetti che ha è che è troppo breve (anche se questo non lo rende in alcun modo sbrigativo… è lungo esattamente quanto la storia richiede che lo sia) ed è autoconclusivo, quindi alla fine dobbiamo salutare a malincuore Belimai e Harper…
Spietati Gentiluomini - che è formato da due storie brevi interconnesse, una con il punto di vista di Belimai, l’altra con quello di Harper - ci porta in un’ambientazione cupa e in un mondo fantastico dove i prodighi, discendenti dei diavoli dai quali hanno ereditato poteri particolari, unghie nere e una certa insofferenza per la luce solare, vengono discriminati, sfruttati e perseguitati dall’Uffizio dell’Inquisizione di Brighton, che non esita ad arrestarli e torturarli spietatamente per ottenere le confessioni desiderate.
Ginn Hale è molto parca con le informazioni sul suo mondo fantastico, ma ha la rara dote di non aver bisogno di sommergerti di dettagli per portarti dove vuole: già l’incipit è talmente accattivante che sarete prontə a darle l’anima; aggiungeteci due protagonisti dai caratteri complicati e sarete persə proprio!
Belimai è un prodigo ed è ben lungi dalla bontà e dalla perfezione: dipendente da una droga chiamata oforio e rifiuta caparbiamente di essere salvato, vedendo in tutti i buoni samaritani nei quali si è imbattuto solo gente ipocrita in cerca di un proprio tornaconto. Harper, al contrario, è buono e cerca disperatamente di fare la cosa giusta e salvare le persone: fa parte dell’Inquisizione, nella quale è entrato per motivi tutti suoi personali, e ha una famiglia interessante.
Riuscite a vedere le scintille che potranno fare Belimai e Harper insieme? Ne faranno, ma non nella maniera classica alla quale siamo abituatə. Non aspettatevi grandi dichiarazioni d’amore: è un fantasy molto realistico da questo punto di vista. Sono due personaggi che si piacciono, ma vivono una realtà complicata e potenzialmente letale, oltre al fatto che Belimai ha un caratterino niente male: non c’è spazio per i cuori e i fiori e forse proprio per questo questa storia è così bella.