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Christopher Hitchens: Mortalità (EBook, Italiano language, 2012, Piemme) 4 stelle

In un giorno di giugno, durante il tour di presentazione della sua autobiografia, Christopher Hitchens …

Mortalità

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

È incredibile come nel XXI secolo ancora ci siano credenti che si aspettano che un ateo si converta sul punto di morte per paura dell’inferno o comunque dell’aldilà: è così difficile immaginare di ritenere che la morte sia la fine del nostro essere?

Eppure riesco a pensare a poche cose che tirino fuori la nostra umanità come vedere una persona che sta morendo, con le sue debolezze esposte, e provare compassione per tutto il male fatto e ricevuto, del tutto insensato visto il poco tempo che passiamo in vita, e per tutto il bene fatto e ricevuto, che rischia in gran parte di andare perduto; e poi finire per estendere quella compassione a noi stessə, fragili e umanə, proprio come chi sta morendo, raggiungendo una vicinanza con gli altri esseri umani che prescinde qualsiasi religione o differenza.

Hitchens avrebbe odiato questo discorso smielatissimo. Magari avrebbe detto che lui non voleva nessuna vicinanza con unə qualunque stronzə fondamentalista di una qualunque religione. Difficile dargli torto: i cancri, che siano tumori del corpo o ideologie autoritarie, non possono che suscitare il nostro ribrezzo, dato tutto il carico di sofferenza che portano con loro.

Sono in disaccordo con diverse posizioni di Hitchens (e la noncuranza con la quale parla di cure all’avanguardia in un Paese, gli USA, dove parecchia gente non può permettersi nemmeno quelle standard, è piuttosto raccapricciante), ma Mortalità è un libriccino da leggere per ricordarci che, nel bene e nel male, siamo soprattutto – se non soltanto – un corpo mortale.