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Canto di Natale (Paperback, Italiano language, 2010, Bur Rizzoli) 4 stelle

Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull'equilibrio difficile fra …

Canto di Natale

3 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

Ma anche se si fosse tagliato via la punta del naso, ci avrebbe appiccicato sopra un cerotto e l’avrebbe presa con allegria.

Questa frase riassume bene ciò che nell’immaginario comune è diventato Canto di Natale di Dickens: c’è Scrooge, che parte come uno stronzo avaraccio e finisce come un adorabile vecchietto. Probabilmente non c’è nessuno che detesti la storia con i tre spiriti dei Natali passati, presenti e futuri, perché è un amore che ci viene dall’infanzia ed è ormai radicato nel nostro cuore, complici anche le molte trasposizioni cinematografiche.

Dobbiamo proprio complimentarci con Dickens, che è riuscito a far arrivare così lontano la sua decisa critica sociale, scaturita dalla sua personale esperienza come operaio, grazie alla quale divenne acutamente consapevole delle terribili condizioni di vita dei meno abbienti, soprattutto dei bambini. Così ogni anno ci ritroviamo a commuoverci di fronte a Fred o Tiny Tim e magari chissà, qualcun@ di noi potrebbe anche finire per essere meno stronz*...

A questa (ennesima) rilettura, devo dire di aver molto apprezzato l’umorismo inglese di Dickens: non ricordavo affatto questo aspetto ironico di Canto di Natale ed è la conferma che i classici hanno qualcosa di nuovo da dirti a ogni lettura!