Baylee ha recensito La legge del dolore di Guido Fanelli
La legge del dolore
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
La legge del dolore è un libro che racconta l’epopea (è proprio il caso di dirlo) dell’approvazione della Legge 38/2010 sull’accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore. Una buona legge che ci ha fatto fare una bella figura internazionale, visto che l’ONU nientemeno ne ha fatto un modello da seguire nella legislazione di questa materia.
Peccato che poi non siamo stati tanti bravi ad applicarla: fa orrore pensare che a seconda di dove nasci lungo lo Stivale potresti soffrire di più o di meno. Nella prefazione, Paolo Guzzanti afferma:
La legge del dolore [...] è straordinaria perché mette insieme due caratteri del nostro popolo: l’eccellenza e la demenza. Non quella senile ma quella burocratica, corporativa, immersa nei pregiudizi e blindata nella resistenza. È una caratteristica italiana avere le migliori leggi del mondo, ammirate e apprezzate all’estero (e la Legge 38 è una di queste) e poi non saperle o non poterle attuare. Non subito almeno. Così accade col diritto di famiglia e in genere con tutti gli interventi progressisti che inquietano i tradizionalisti confederati.
Insomma, la solita storia. Ma almeno la Legge 38/2010 l’ha spuntata, nonostante i ridicoli timori legati a un possibile sdoganamento dell’eutanasia e una sorprendente (e momentanea) legalizzazione della libera vendita in farmacia della cannabis per uso terapeutico (ringraziate un solerte collaboratore di Giovanardi per l’epifania).