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Marco Berisso: Poesia comica del Medioevo italiano (Paperback, Italiano language, 2011, Rizzoli) 3 stelle

Come era avvenuto in Provenza, così pure nell’antica poesia italiana si legge, accanto alle rarefatte …

Poesia comica del Medioevo italiano

3 stelle

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Probabilmente a causa dei programmi scolastici italiani, impegnati a focalizzarsi sul poetare aulico dello stilnovo, non si ha grande conoscenza della poesia comica del Medioevo italiano (a meno forse che non amiate De André, in questo caso almeno S’i’ fosse fuoco ardereї ‘l mondo di Cecco Angiolieri dovrebbe esservi familiare).

È un vero peccato, perché immagino che, dopo aver penato a raccapezzarsi su un tipico componimento di Cavalcanti o Guinizzelli, potrebbe essere un sollievo farsi due risate con Rustico Filippi o Folgore da San Gimignano. Si potrebbe ridere anche con Dante Alighieri, il cui unico registro comico ammesso pare essere quello presente nell’Inferno (parecchio più edulcorato di quello usato nello scambio di sonetti con Forese Donati, che tende decisamente a un linguaggio sconcio ritenuto poco adatto a orecchie adolescenti o troppo imbarazzante da parafrasare per gli insegnanti).

Questa edizione BUR curata da Marco Berisso e, ahimè, già fuori catalogo, è molto ben fatta, con un’interessante introduzione e un buon apparato di note, necessario per capire i componimenti (a meno che non siate habitué del volgare e delle varie espressioni dialettali).

Si tratta di un’antologia che raccoglie le più rilevanti poesie comiche dei suoi maggiori esponenti: di ogni poeta viene data una breve introduzione, con una nota biografica, una bibliografia specifica e le motivazioni che hanno portato alla scelta di quei componimenti.