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Piper Vaughn: La mia piccolina (EBook, Italiano language, 2013, Dreamspinner Press) 3 stelle

“Papà” non era un titolo che Rue Morraway desiderasse, ma non aveva neppure mai pensato …

La mia piccolina

3 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

La mia piccolina è il secondo libro che leggo dove uno dei protagonisti è uno scrittore misantropo con annessi problemi di ansia e psicopatologie varie, mentre l'altro è un modaiolo dedito al divertimento. Deve essere un'accoppiata che piace e funziona. In effetti, nemmeno a me dispiace ed è dispiaciuta, ma in La mia piccolina ci sono stati degli elementi che mi hanno stranito.

Punto primo. Il protagonista modaiolo – Rue – ha una figlia e ha bisogno di una persona che badi a lei mentre lui è a lavoro. Disperato per non essere riuscito a trovare un asilo o un* baby sitter, appioppa la figlia al neo-vicino di casa – Erik – con la sinistra fama di essere fuori come un tegolo. In effetti, uno che si nutre esclusivamente di troiai ordinati via Internet, non esce mai di casa e ha l'ansia da disordine non pare proprio il candidato dell'anno per badare a una neonata, ma niente, Rue è disperato e gliela molla lo stesso.

Un altro momento che mi ha messo seriamente a disagio è stato quando Rue si pente del suo passato allegramente zoccoleggiante – e forse ancor di più quando Erik glielo rinfaccia. Perché si sente il bisogno di pentirsi di un passato sessualmente disinibito? E perché dovrebbe essere sinonimo di superficialità se si prendono tutte le precauzioni del caso e ci si affrontano tutte le conseguenze che ne derivano?

Per il resto si tratta di un romanzo carino per passare qualche momento di svago. Rue ed Erik insieme sono molto dolci e anche piuttosto divertenti se non ci si lascia troppo distrarre dalle sciocchezzuole di cui sopra.