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Douglas Adams: Ristorante al termine dell'universo (Paperback, Italian language, 2002, Mondadori) 3 stelle

Una gigantesca autostrada cosmica sta per essere costruita nei pressi del sistema solare. Un'uscita secondaria …

Ristorante al termine dell'universo

5 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

“Se stamattina hai fatto sei cose impossibili, perché non concederti come settima una colazione da Milliways, il ristorante al termine dell'Universo?”

Sembra abbastanza allettante, no? Niente panico: grazie a una non ben precisata cosa (Ford Prefect era troppo ubriaco quando ha cercato di spiegarlo a Arthur Dent), non finirete insieme all'Universo. Fico, no?

Scherzi a parte, non credo di riuscire a scrivere qualcosa di molto intelligente che vi convincerà a leggere questo romanzo (e, perché no, tutta la trilogia in cinque parti). Sono troppo occupata a ridacchiare come una scema (o come Arthur e Ford davanti alla domanda formata dalle lettere dello Scarabeo) e a congratularmi con me stessa per essermi decisa a leggere l'opera di Adams.

È una trilogia in cinque parti così geniale e immensa che, se fosse una fetta di torta di mele, me la mangerei. Come ogni grande opera fantascientifica, ha previsto alcune future invenzioni (anche una che ci piace tanto: l'e-reader) e ha dato una risposta alla Grande Domanda, la Domanda Fondamentale sulla vita, l'Universo e tutto.

Fa pure ridere, che volete di più? Che abbia personaggi indimenticabili, dileggi teorie del complotto, sminuisca l'importanza di un pianetuncolo come la Terra (per non parlare dei suoi abitanti, poi), celebri l'importanza di riempirsi la pancia quando si ha fame e consigli di rivolgersi ai parenti solo in caso di estrema necessità, sopportando indefessamente ogni loro sproloquio? Tranquilli, c'è anche tutto questo. E molto altro ancora.