cretinodicrescenzago ha recensito La Tachipompa e altre storie di Edward Page Mitchell
Preziose antichità di proto-fantascienza
4 stelle
[Vecchia recensione del 2017 preservata così com'era per onestà]
Questa raccolta di fantascienza americana del pieno 1800 è il luogo di nascita di un cazzilione di tropi: è in questi sette racconti, infatti, che sono apparsi per la prima volta teletrasporti, macchine del tempo, intelligenze artificiali, cyborg, macchine tendenti alla velocità infinita, uomini invisibili e musica registrata e trasmessa in streaming (giuro!). Ora, al di là del primato creativo di Mitchell, questi racconti secondo me sono ancora validi e godibili: quasi tutti sono scritti in prima persona secondo la formula "Lo strano caso che mi accadde quella volta" (che a quell'epoca mi risulta andasse forte), e spaziano moltissimo a livello di toni e vicende: "La Tachipompa" è una storia umoristica con dentro una spiegazione scientifica messa quasi per fare contrasto, "L'orologio che andava all'indietro" ha un che di allucinato che lascia quasi un senso di ansia, "L'uomo più intelligente del mondo" e "L'uomo di cristallo" si basano sullo scontro fra un umano "normale" e uno "sovrumano", "Lo spettroscopio dell'anima" e "L'uomo senza corpo" hanno lo stesso protagonista e si basano sulle sue sparate eccentriche, e sono l'uno ironico (con un tocco distopico) e l'altro grottesco. Il mio preferito, comunque, è "La Figlia del Senatore", che si ambienta in un'ucronia e ha alla base uno scontro "individuo vs società" - sarei stato molto felice di leggere un romanzo lungo con quelle premesse.
