cretinodicrescenzago ha recensito I cani di Babele di Carolyn Parkhurst
Con i cani, persino i romanzi di lutto migliorano!
5 stelle
Fosse dipeso da me non credo avrei mai comprato I cani di Babele, visto che dalla quarta di copertina sarebbe emerso un tema generale che non ho mai bazzicato: "persona fresca di trauma cerca di metabolizzare con progetto personale ambizioso". Se avessi letto un breve estratto non mi sarei comunque convinto, perché avrei visto del banale nell'esecuzione: "vita prima del trauma come analessi, vita post-trauma in tempo reale come diario". Grazie al cielo, però, il romanzo mi è stato regalato da persona affidabile e quindi l'ho approcciato senza pregiudizi, e così facendo mi sono goduto una piccola perla che sì, prende un tema e un'esecuzione iper-inflazionati nei film strappalacrime, ma li sviluppa con eleganza intersecando assieme situazioni estremamente varie (feste della scuola, Disneyland, pure un tocco di thriller), quella punta di intellettualismo che sa di eccentrico ma non di pretestuoso, delle dolci meditazioni sulla malattia mentale, e la più piacevole descrizione che io abbia mai letto sul rapporto essere umano-cane. E sì, a un certo momento mi sono commosso come un bambino, quindi è pure strappalacrime ma eseguito con gusto. Promosso a pieni voti, e ora voglio un cane!
