alephoto85 citazione da Ancora venticinque estati di Stephan Schäfer
«Sai che di recente ho letto sul giornale una cosa che mi ha affascinato? » disse Karl, e senza aspettare la mia risposta proseguí. Mi riferì di uno studio in cui a soggetti presi in esame era stato chiesto di chiudere gli occhi e pensare a una persona che apprezzavano, ma che non vedevano da parecchio. Poi dovevano domandarsi quanto tempo in un anno trascorressero con quella persona. Se per quarant'anni ci si incontra una volta alla settimana per un'ora a bere un caffè, alla fine sono ottantasette giorni passati insieme. Se ci si incontra solo una volta al mese si totalizzano venti giorni, una volta all'anno sono due giorni. I ricercatori avevano raffrontato queste evidenze con un altro numero: il tedesco medio trascorre circa dieci ore al giorno davanti al computer, allo smartphone o alla televisione. In quarant'anni la somma arriva a diciotto anni.
«Quindi nettamente più tempo di quello che si trascorre di regola con una persona a cui siamo affezionati» disse Karl, e senza aggiungere commenti lasciò che le conclusioni di quello studio si appropriassero dello spazio intorno a noi
— Ancora venticinque estati di Stephan Schäfer (Pagina 27)
Non conoscevo questo autore e il libro l'ho preso quasi a scatola chiusa, perchè ogni tanto la "quarta" svela troppo per i miei gusti. Ho solo aperto la sezione "Narrativa tedesca" sul sito dell'editore e mi sono lasciato guidare dalla Fortuna (come consigliato da Angelo Luigi Fiorita 😂).
Se solo credessi nel destino...
