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citazione da La gatta di Varsavia di Slavenka Drakulić

Slavenka Drakulić: La gatta di Varsavia (Paperback, Italiano language, 2010, B.C. Dalai editore) 5 stelle

Cosa racconterebbero un cane, una gatta, un topolino, una talpa, un pappagallo, un corvo, una …

Pensa a come viveva la gente - centinaia di milioni di persone con la sensazione di avere una stanza d'interrogatorio installata nel cervello. Non la vedevi ma c'era. Penserai che sto di nuovo esagerando , ma sto semplicemente parlando di autocensura, di una situazione in cui diventi l'interrogatore di te stesso - l'esatto contrario della libertà di espressione. Ti chiedi se non fosse un modo per essere politically correct? Caro Hans... mettiamola così, se mi permetti di citare ancora una volta il professore: «Il politically correct nasce dalla sensibilità verso l'altro - l'autocensura nasce dalla paura dell'altro». La sorveglianza reciproca era un sistema messo a punto nell'Urss e praticato in tutti i Paesi del blocco sovietico.

La gatta di Varsavia di  (Pagina 23)