TamaraSasso ha valutato Il mostruoso femminile: 3 stelle

Il mostruoso femminile di Jude Ellison S. Doyle
Se un mostro è un corpo diventato spaventoso perché fuori controllo, una donna mostruosa è una donna che si è …
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Se un mostro è un corpo diventato spaventoso perché fuori controllo, una donna mostruosa è una donna che si è …
(...) anziché condurre una vita pulita in disparte dal mondo, con le mani lavate, e formarsi un bel giardino di pensieri pieno d'armonia, e camminare senza peccato fra le sue aiuole protette. Era forse più difficile, più valoroso e più nobile camminare con le scarpe logore per i boschi e per le strade maestre (...).
essere monaci della mondanità
"Io ti prendo sul serio quando sei Boccadoro. Ma tu non sei sempre Boccadoro. Io non mi auguro altro se non che tu divenga Boccadoro in tutto e per tutto. Tu non sei un erudito, tu non sei un monaco....per far un erudito ed un monaco basta una stoffa meno preziosa della tua. Tu credi che ti giudichi troppo poco erudito, troppo poco logico, o troppo poco pio. No, per me sei troppo poco te stesso"
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sense and sensibility (per la contrapposizione) ma gay e in una germania medievale
Loggare i manuali universitari potrebbe sembrare barare, ma questo lo merita davvero. Ha tutto ciò che un manuale dovrebbe avere: è accessibile, organizzato, con i riassunti all'inizio e i casi esemplificativi alla fine. L'ho letto da cima a fondo, cosa molto rara nella mia carriera universitaria. Bravi!!
9/8/2025
Io non ho finito proprio niente, sono ancora al capitolo 50 su 80, ma occorre fermarsi e fare una riflessione intermedia (altrimenti alla fine ci sarebbe troppo da dire o finirei per perdermi strada facendo) e, a quanto pare, gli aggiornamenti hanno un limite di caratteri. Quindi ci tocca fare sta cosa frammentaria e disordinata, mannaggia a goodreads!!
È inutile dire che è molto ricco, per fortuna riesco ad orientarmi essendo già familiare con i concetti base (Wu-wei, dao ke dao fei chang dao, yin e yang, spontaneità...) ma adesso ancora più chiari con tutti gli esempi concreti sulla "vita del saggio".
Solo non riesco a capire come mai il saggio debba attenersi alla propria realtà, e percorrere un viaggio esclusivamente introspettivo, senza dover neanche sentire la necessità di esplorare l'esterno (capitolo 80: i paesi vicini si vedono in lontananza...tuttavia la gente invecchia e muore senza aver intrapreso il …
9/8/2025
Io non ho finito proprio niente, sono ancora al capitolo 50 su 80, ma occorre fermarsi e fare una riflessione intermedia (altrimenti alla fine ci sarebbe troppo da dire o finirei per perdermi strada facendo) e, a quanto pare, gli aggiornamenti hanno un limite di caratteri. Quindi ci tocca fare sta cosa frammentaria e disordinata, mannaggia a goodreads!!
È inutile dire che è molto ricco, per fortuna riesco ad orientarmi essendo già familiare con i concetti base (Wu-wei, dao ke dao fei chang dao, yin e yang, spontaneità...) ma adesso ancora più chiari con tutti gli esempi concreti sulla "vita del saggio".
Solo non riesco a capire come mai il saggio debba attenersi alla propria realtà, e percorrere un viaggio esclusivamente introspettivo, senza dover neanche sentire la necessità di esplorare l'esterno (capitolo 80: i paesi vicini si vedono in lontananza...tuttavia la gente invecchia e muore senza aver intrapreso il viaggio per farsi visita )
I motivi per cui non mi trovo d'accordo sono principalmente tre:
1. Movimento e tranquillità devono coesistere (capitolo 15 cosa permette all'acqua torbida di sedimentare? la tranquillità pian piano la rende limpida...). È proprio la dialettica del Taiji.
2. Proprio quando viaggiamo e ci sleghiamo dal nostro contesto solito, ci spogliamo di tanti ruoli e costruzioni sull'Io. Ci decontestualizziamo e riduciamo ad un nucleo essenziale, che è proprio la direzione verso cui la pratica del Dao cerca di portare: lo svuotamento, essere cavi come il bambù, un "flauto attraverso il quale l'esistenza suona la sua melodia". Le potenzialità di crescita e di riflessione aumentano esponenzialmente, e sarebbe uno spreco non usufruirne.
3. La sola introspezione diventa poi un discorso sterile e autoreferenziale.
è vero che la conoscenza di sé richiede ascolto ( "ascolto gli insegnamenti che fervono nel mio sangue" - H. Hesse) ma se non c'è alcuno stimolo, alcun impatto, alcun ciottolo che cade nel proprio specchio d'acqua, c'è poco da osservare e ascoltare.
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Sorprendentemente il testo è disseminato da preziosi spunti socio-politici: capitolo 29 "il mondo è un recipiente sacro: non si può cambiare" o ancora meglio "il mondo è una cosa spirituale: non si può forzare"
È perciò inutile agire con politiche sociali invasive, insurrezioni violente, e così via (e qua di esempi storici ne stanno a bizzeffe).
La mediazione e i commenti di Sabbadini sono ottimi e contribuiscono alla creazione di una guida così esaustiva. Apprezzo molto le tabelle con gli ideogrammi affiancati dai loro possibili significati, strumento utilissimo per interpretare autonomamente i versi.
2/9/2025
finito :)
uno dei tanti modi per rispondere alle grandi questioni umane, ed è capitato che a me queste risposte piacciano tanto. e allora mi sono chiesta: ma questo mi rende daoista?
Io credo di no: un po’ mi dispiace, ma bisogna accettare che il daoismo nasca da una tradizione lontanissima dalla mia contemporaneità, e che mi arrivi solo grazie alla mediazione linguistico-culturale del libro.
Perciò non potrò mai definirmi daoista. Lo trovo - letteralmente - fuori luogo (l'esito umano sarebbe: il Professor Small di Gumball; Schmidt di New girl nell'episodio in cui smette di pulire casa; ciò che ho appena scoperto chiamarsi trustafarians o, insomma, i cd fricchettoni , lol)
Nulla di nuovo, fa parte del discorso sull'appropriazione culturale, eppure è un atteggiamento lungi dal cambiare (specialmente adesso, che senza una fede nella religione o nelle scienze, si ha proprio una sete di spiritualità, ed è molto facile incappare nell'orientalismo)
Insomma, dobbiamo evitare di prendere alla lettera o rifugiarci in tradizioni (e nei loro rituali e costumi) che non ci appartengono, che qui resterebbero solo alloctone, o in cattività; occorre praticare il semplice ma intramontabile: "prendi l'arte e mettila da parte" :P
Interessante, specialmente il capitolo sul processo di individuazione curato da von Franz. È sicuramente stato capace di mantenere un linguaggio accessibile, come promesso nell'incipit.
Tuttavia, non riesco a digerire i discorsi sull'interpretazione dei sogni, mi sembrano uno sforzo (creativo) di mettere ordine e inquadrare tutto, attribuendo un senso ad ogni singolo elemento onirico. I don't think it's that deep
Trovo che il suo accento sull'erotismo sia morboso, disturbante e soffocante.
Per le vicende e la caratterizzazione dei personaggi mi sembra la versione giapponese di Cercando Alaska
La Nigeria è un melting pot nel quale convergono culture e infleunze eterogenee, spesso in contrasto tra loro. È un paese di contraddizioni, straziato dalla violenza e sfruttamento, eppure caratterizzato da un forte spirito di intraprendenza, un terreno fertile di innovazioni.
Un mosaico immenso di storie vecchie e nuove, povertà e determinazione, tradizione e progresso, morte e rinascita
Introspettivo, teologico e solenne proprio come piace a me
"Non posso dire di essere un sapiente. Fui un cercatore e ancora lo sono, ma non cerco più negli astri e nei libri: incomincio a udire gli insegnamenti che fervono nel mio sangue"

Lolita is a 1955 novel written by Russian-American novelist Vladimir Nabokov. The novel is notable for its controversial subject: the …