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The Other Wind (Hardcover, 2012, HMH Books for Young Readers) 4 stelle

Review of 'The Other Wind' on 'Goodreads'

5 stelle

The Other Wind (Ursula K. Le Giun, 2012)

15 anni dopo Tehanu e 7 anni dopo l'ultimo dei Racconti di Terramare, ecco che inizia l'ultimo atto della saga di Terramare: Lebannen è saldamente sul trono dell'Arcipelago, i rapporti con i Karg migliorano di giorno in giorno, fra i maghi e le streghe tutto procede come sempre... ma nell'estremo occidente qualcosa non va, perché tanto i draghi quanto i morti della Terra Asciutta stanno bussando alle porte degli umani a chiedere il conto di antichi torti. Per venire a capo del problema sarà necessario che re Lebannen, la sua promessa sposa, Tenar, Tehanu, Irian, un duo di maghi, uno stregone e una dragona prendano il mare tutti assieme e si rechino dove tutto è iniziato: a Roke, il centro del mondo e la culla della magia, l'isola dove umani e draghi e vita e morte vengono in contatto.

Per me questo sesto romanzo della saga è bello quanto Le Tombe di Atuan e rappresenta un finale con i controfiocchi: forte di 44 anni di esperienza, sia come romanziera sia come persona, zia Ursula recupera tutti i fili di trama dei cinque libri precedenti e li intreccia assieme, così che tutto ciò che abbiamo letto prima, anche i più piccoli dettagli, finisce per combaciare in una grande architettura coerente (più di quanto succeda in certe saghe scritte in un arco di tempo ben più breve...). In The Other Wind, infatti, il mondo di Terramare è sempre quello che abbiamo incontrato in The Wizard of Earthsea, ma ora ci viene presentato dopo i fatti epocali di The Farthest Shore, e dopo che ne abbiamo appreso sia la grande Storia, grazie ai Tales from Earthsea, sia le piccole storie di vita quotidiana, grazie a The Tombs of Atuan e Tehanu; di conseguenza, noi ora conosciamo Terramare più dei suoi stessi abitanti, ma non per questo empatizziamo di meno con i nostri eroi, e proprio per questo motivo proviamo una sorta di "ironia tragica a rovescio" man mano che li seguiamo in quest'ultima loro avventura: non più una lotta contro se stessi o contro la società, come negli altri romanzi, bensì la scoperta di un processo che la natura stessa del mondo sta portando avanti e che richiede ai mortali di contribuire per portarlo a termine... ma che, una volta compiuto, cambierà Terramare per sempre, proprio come leggere quest'esalogia ha cambiato un pochino anche me.