Antagonismo in Italia: 1967-1978 (e oltre) Pubblico

Creato e curato da cretinodicrescenzago

Una lista ragionata di storiografie analitiche e storie orali (con qua e là qualche testimonianza diretta registrata in contemporanea ai fatti) sul grande decennio dell'antagonismo politico in Italia, dalle prime tensioni sindacali e auto-organizzate all'inizio degli anni Sessanta alla repressione cruenta dei primi anni Ottanta, andando oltre e contro la ricostruzione securtaria per cui il decennio '68-'77 rappresentò meramente degli "anni di piombo" di violenza gratuita. Per quanto possibile, sono privilegiati i testi panoramici su dinamiche di rilievo nazionale e le monografie su episodi locali e personali che però o hanno avuto ramificazioni ampie ed evidenti o sono emblematici di tendenze nazionali; qua e là sono incluse trattazioni di figure ed episodi "marginali" in sé, ma utili a comprendere le cause e gli effetti a lungo termine di questa grande stagione. Come si noterà, il grosso dei testi è pubblicato da case editrici specializzate (Alegre, Mimesis, Red Star Press, Agenzia …

  1. I senza nome di 

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    La storia di Lotta continua raccontata da un «militante politico di base»

    Questo libro su Lotta continua racconta una «storia …

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    Lotta Continua (o Lc) conobbe una discrasia interna fra il gruppo dirigente e la base di consenso: da un lato la redazione del giornale di movimento, intenzionata a entrare in Parlamento, dall'altro lato militanti agguerriti che, più avanti, avrebbero fondato il gruppo armato Prima Linea.

  2. Volevamo cambiare il mondo di ,

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    Gli anni dal 1968 al 1977 costituirono il periodo delle lotte che cambiarono la società, della ribellione, delle speranze e …

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    Avanguardia Operaia (o A.O.) aveva caratteri unici fra i movimenti della Nuova Sinistra, poiché nasceva dal comunismo troskista e, quantomeno sul territorio milanese, preferiva allo scontro frontale un'alternanza di conflitto e contrattazione, opponendosi in parte a Pot.Op. e a Lc.

  3. La «banda 22 ottobre» di 

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    I prodromi della strategia politica della lotta armata.

    In allegato il filmato in DVD di Stefano Barabino e Andrea Teglio …

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    Curiosamente (o forse no), le prime azioni armate contro lo Stato italiano furono mosse dalla genovese "Banda 22 ottobre", una realtà poco ricordata e sgominata dalle autorità abbastanza presto, ma la cui storia ha comunque fornito basi tecniche e simboliche alle "sigle" che sarebbero giunte poi.

  4. Gappisti di 

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    Basandosi sulla testimonianza inedita di un gappista mai identificato, che ebbe un ruolo di primaria importanza nei Gap e lavorò …

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    Comunista dichiarato, dopo Piazza Fontana l'editore Giangiacomo Feltrinelli ruppe immediatamente con il Partito Comunista Italiano, cercò di costituire un fronte d'insurrezione unitario fra tutte le realtà della "Nuova Sinistra", e condusse personalmente fino alla morte i "suoi" GAP.

  5. Brigate rosse: un diario politico di 

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    Un diario inedito dall’interno delle Brigate Rosse.

    A cura di Silvia De Bernardinis

    Il primo rendiconto critico e autocritico della …

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    Fra tutti i gruppi eversivi comunisti, a distanza di mezzo secolo le Brigate Rosse (o BR) rappresentano ancora uno spauracchio da far gelare il sangue o un feticcio mitizzato. Questa inchiesta condotta assieme ai e alle brigatisti superstiti ricostruisce il quindicennio della loro guerriglia.

  6. Prima linea di 

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    Oltre le Brigate rosse: l’altra lotta armata

    Nell’affollato panorama della sinistra rivoluzionaria degli anni Settanta l’organizzazione Prima linea rappresenta uno …

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    Le BR sono state il gruppo eversivo rosso più duraturo, ma non furono affatto l'unico: al contrario, gli ex elementi più bellicosi fuoriusciti da Lc e Pot.Op., ricoagulatisi come Prima Linea, portarono avanti una guerriglia altrettanto brutale, ma con metodologie e finalità quasi antipodiche.

  7. Donne e lotta armata in Italia di 

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    L’ombra rosa del conflitto armato: tra narrativa storica e biografica.

    Questo libro delinea il background socio-culturale e politico di alcune …

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    Se in Italia la "seconda ondata" femminista era iniziata congiutamente alle mobilitazioni del '68-'69, era inevitabile che fra le Italiane militanti alcune prendessero le armi entro i gruppi eversivi di sinistra (e una "mosca nera" lo fece a destra). Queste sono alcune di loro.

  8. Figli di nessuno di 

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    Figli di nessuno è la storia di una straordinaria esperienza collettiva vissuta per due decenni. All’inizio degli anni Settanta, nel …

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    La storiografia implica spesso, erroneamente, che i gruppi operaisti strutturati e attivi nelle grandi città costituissero l'interezza della "Sinistra di Movimento"; questo testo porta invece in luce le esperienze di auto-organizzazione "liquida" nella provincia lombarda.

  9. L'utopia concreta di  (Utopia concreta, #1)

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    Interventi di: Mara Redeghieri, Roberto Brioschi, Cosimo Scarinzi, Giulio Legnani, Enrico Moroni, Marinella Vignolo, Francesco 'Kukki' Santini, Antonio Pagliarone, Giovanni …

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    Se è vero che non tutti i gruppi operaisti erano riconducibili alle grandi organizzazioni regionali o nazionali, è ancora più vero che una porzione del Movimento si richiamava alla tradizione anarchica e seppe costituire una rete vasta e diffusa di progetti orizzontali senza ideologhi.

  10. S'avanza uno strano soldato di , ,

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    La saggistica che in questi anni ha trattato il decennio 1968-78, occupandosi dei movimenti di protesta protagonisti, nel nostro Paese, …

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    Negli anni Settanta vigeva ancora la leva militare obbligatoria universale, e ben presto, inevitabilmente, furono chiamati alle armi uomini politicizzati a sinistra, che seppero trasformare la caserma in uno spazio di antagonismo e dialettica contro la concezione tradizionale dell'esercito.

  11. Andare ai resti di 

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    La nuova edizione aggiornata di un grande classico della storia orale e della sociologia dal basso

    Sul finire degli anni …

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    Fra tumulti nelle fabbriche e tumulti nelle scuole, e il precedente della malavita politicizzata negli anni Sessanta, era inevitabile che la gioventù sottoproletaria italiana assemblasse bande criminali contigue ma non riconducibili all'antagonismo politico. Questo studio ne traccia la geostoria.

  12. Non c’è rivoluzione senza libidine di 

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    Per la prima volta disponibile lo studio di una grande esperienza politica, sociale ed esistenziale che ha coinvolto un’intera generazione. …

    cretinodicrescenzago dice:

    Portando avanti le istanze creative e carnevalesche del '68, il Movimento italiano si pose ben presto il problema di creare spazi liberati dedicati a un tempo libero fertile e arricchente; ne derivò la rete dei circoli di proletariato giovanile, antecedente dei centri sociali in senso moderno.

  13. I movimenti omosessuali di liberazione di 

    5 stelle

    Edito dalla casa editrice Samonà e Savelli nel 1972, I movimenti omosessuali di liberazione di Mariasilvia Spolato rappresentò una pietra …

    cretinodicrescenzago dice:

    Durante il '68-'69 nacquero i movimenti di liberazione omosessuali, prima negli USA e poi in Italia con il collettivo politico FUORI!, pienamente inserito nel nostro panorama antagonista. Militante del FUORI!, Spolato curò prontamente quest'antologia di contributi sia italiani sia internazionali.

  14. Radio Aut di 

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    Negli anni Settanta la radio fu il mezzo più immediato e democratico per la circolazione delle informazioni. Qui si ripercorre, …

    cretinodicrescenzago dice:

    Se aderire al Movimento voleva dire portare avanti l'auto-organizzazione operaia, in Sicilia voleva dire anche la militanza antimafia, sfruttando la stampa alternativa e in particolare le radio libere. La controinformazione fu il campo di battaglia prescelto da Giuseppe "Peppino" Impastato.

  15. L'aria brucia di ,

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    «Sarebbe davvero imperdonabile lasciare scivolare nella dimenticanza questi fatti, come se non fossero mai accaduti, e privare i detenuti di …

    cretinodicrescenzago dice:

    Man mano che lo Stato reagisce alla sedizione dei "nuovi soggetti sociali", le carceri si riempiono di vecchi banditi politicizzati, militanti eversivi del Movimento, e giovani criminali ricettivi; per un decennio non è il carcere a fermare la lotta, ma la lotta ad assediare da dentro il carcere.

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