Baylee ha recensito Jughead di Chip Zdarsky (Jughead (2015), #1)
Jughead
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Potreste aver sentito parlare di Jughead grazie alla serie TV Riverdale che, a partire dal 2017, ha portato sul piccolo schermo i personaggi resi celebri dalla Archie Comics, casa editrice statunitense che dal 1941 racconta, tra le altre cose, le avventure di un gruppo di adolescenti di Riverdale, appunto.
Forse però non sapete che nella più recente rivisitazione di Jughead (datata 2016) il personaggio, famoso per il preferire il cibo a qualunque altra cosa, incluse le relazioni amorose, è stato confermato come asessuale (secondo me, emana anche delle vibrazioni aromantiche, ma non abbiamo notizie certe in tal senso). La serie TV, tuttavia, se ne è allegramente fregata e, nonostante le proteste della comunità asessuale, che chiedeva a gran voce un po’ di buona rappresentazione e di rispettare l’entusiasmo che l’asessualità di Jughead aveva scatenato, il personaggio è diventato …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Potreste aver sentito parlare di Jughead grazie alla serie TV Riverdale che, a partire dal 2017, ha portato sul piccolo schermo i personaggi resi celebri dalla Archie Comics, casa editrice statunitense che dal 1941 racconta, tra le altre cose, le avventure di un gruppo di adolescenti di Riverdale, appunto.
Forse però non sapete che nella più recente rivisitazione di Jughead (datata 2016) il personaggio, famoso per il preferire il cibo a qualunque altra cosa, incluse le relazioni amorose, è stato confermato come asessuale (secondo me, emana anche delle vibrazioni aromantiche, ma non abbiamo notizie certe in tal senso). La serie TV, tuttavia, se ne è allegramente fregata e, nonostante le proteste della comunità asessuale, che chiedeva a gran voce un po’ di buona rappresentazione e di rispettare l’entusiasmo che l’asessualità di Jughead aveva scatenato, il personaggio è diventato eterosessuale. Che importa che Jughead sia diventato un simbolo della comunità asessuale quando puoi mettere in scena il solito adolescente usato sicuro di altre millemila serie TV?
Per questo motivo non sono riuscita a vedere Riverdale: la sola idea di un Jughead non asessuale mi nausea così tanto che ho smesso anche di leggere gli articoli che parlavano della serie.
Quindi parliamo del fumetto, che è meglio. Jughead è una serie di tre volumi dedicati al migliore amico del protagonista della serie principale, Archie (serie principale che non ho letto, ma sulla quale sto facendo un pensierino). Jughead è un ragazzo perennemente affamato (con una speciale predilezione per gli hamburger), sarcastico, estremamente intelligente, fiero del proprio anticonformisto e piuttosto refrattario alle regole. Potrei dire che rispecchia un po’ il classico asessuale aromantico, ma ai miei occhi non è una rappresentazione così fastidiosa, perché innanzi tutto parliamo di un personaggio creato negli anni Quaranta del secolo scorso e poi è un fumetto che non si prende troppo sul serio.
Questo volume, che raccoglie i primi sei capitoli, racconta di come Jughead e lз suз amichз affrontano i cambiamenti portati nella loro scuola dal nuovo preside, un tipo che a definirlo autoritario gli si fa un complimento. Il volume è pieno di sogni, a occhi aperti o chiusi, nel quali Jughead si vede come l’eroe della situazione e salva tuttз e che sono molto divertenti, rappresentando abbastanza bene cosa può succedere nella testa di un adolescende infarcito di videogiochi e film quando pensa che la sua scuola stia cadendo nelle mani di un tipo losco.
Mi sono divertita molto a leggere questo primo volume: avevo paura che fosse la solita storiella godibile solo se si hanno meno di diciotto anni, invece è divertente per ogni età. Oltre al fatto di essere dedicato a uno dei personaggi asessuali più iconici: vogliamo mettere?