Baylee ha recensito Sia fatta la mia volontà di Marina Sozzi
Sia fatta la mia volontà
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Come l’anno scorso, anche questo ottobre ho dedicato una parte del tempo a leggere libri sulla morte da un punto di vista laico: infatti, se la riflessione e i riti religiosi cristiano-cattolici hanno regnato a lungo incontrastati nel nostro Paese, oggi il panorama è molto più variegato e l’esigenza di pensare alla morte in maniera areligiosa, sia da un punto di vista rituale, sia da un punto di vista filosofico, non è più così peregrina.
Marina Sozzi è una filosofa e una tanatologa, cioè una persona che studia la morte da un punto di vista antropologico, filosofico e psicologico, e in questo libro enumera e disquisisce tutte le questioni che oggi riguardano il nostro rapporto con la nostra e l’altrui fine, sia come singoli individui, sia come società. La sua esperienza mi sembra evidente dal mondo pacato, percepibile …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Come l’anno scorso, anche questo ottobre ho dedicato una parte del tempo a leggere libri sulla morte da un punto di vista laico: infatti, se la riflessione e i riti religiosi cristiano-cattolici hanno regnato a lungo incontrastati nel nostro Paese, oggi il panorama è molto più variegato e l’esigenza di pensare alla morte in maniera areligiosa, sia da un punto di vista rituale, sia da un punto di vista filosofico, non è più così peregrina.
Marina Sozzi è una filosofa e una tanatologa, cioè una persona che studia la morte da un punto di vista antropologico, filosofico e psicologico, e in questo libro enumera e disquisisce tutte le questioni che oggi riguardano il nostro rapporto con la nostra e l’altrui fine, sia come singoli individui, sia come società. La sua esperienza mi sembra evidente dal mondo pacato, percepibile anche attraverso la sua scrittura, con la quale affronta ogni argomento e da come spiega con grande semplicità questioni che di semplice non hanno proprio nulla.
Il grande pregio di questo libro, infatti, è il suo restituire complessità a temi che la politica ha trasformato in slogan (come l’eutanasia o la necessità di predisporre spazi dove le persone non di fede cristiano-cattolica possano dire addio allз loro carз secondo i loro riti e le loro sensibilità) o che la nostra cultura tende a rimuovere (come il fatto che non invecchiamo tuttз bene e non perché non ci siamo impegnatз abbastanza).
Ho apprezzato anche il fatto che Sozzi mi abbia dato uno sguardo più moderno su libri che ho già letto (uno su tutti, Storia della morte in Occidente di Philippe Ariès, che avevo letto l’anno scorso) e che mi abbia fatto conoscere un sacco di altri titoli per approfondire l’argomento.