Baylee ha recensito Il ragazzo di vetro di Nina Nikolaevna Berberova
Il ragazzo di vetro
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Non so bene perché, ma sul finire dell’estate mi è venuta una gran voglia di leggere una biografia di Čajkovskij: cercando informazioni in merito, sono incappata ne Il ragazzo di vetro di Nina Berberova, uscito per la prima volta a Berlino nel 1936 e suscitatore di scalpore per il suo raccontare esplicitamente dell’omosessualità del musicista russo.
La mia curiosità era destata e la biblioteca aveva riaperto dopo le ferie estive: eccomi quindi qua a scrivervi le mie impressioni.
In generale, è stata una bella lettura. Nel raccogliere informazioni, Berberova ha potuto anche mettersi in contatto con persone che avevano conosciuto Čajkovskij e registrare quindi la loro testimonianza diretta: non si può dire quindi che non sia una biografia ben documentata. Tuttavia, ci sono molte parti parecchio romanzate che fanno un po’ strano, sebbene letterariamente funzionino molto bene (e …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Non so bene perché, ma sul finire dell’estate mi è venuta una gran voglia di leggere una biografia di Čajkovskij: cercando informazioni in merito, sono incappata ne Il ragazzo di vetro di Nina Berberova, uscito per la prima volta a Berlino nel 1936 e suscitatore di scalpore per il suo raccontare esplicitamente dell’omosessualità del musicista russo.
La mia curiosità era destata e la biblioteca aveva riaperto dopo le ferie estive: eccomi quindi qua a scrivervi le mie impressioni.
In generale, è stata una bella lettura. Nel raccogliere informazioni, Berberova ha potuto anche mettersi in contatto con persone che avevano conosciuto Čajkovskij e registrare quindi la loro testimonianza diretta: non si può dire quindi che non sia una biografia ben documentata. Tuttavia, ci sono molte parti parecchio romanzate che fanno un po’ strano, sebbene letterariamente funzionino molto bene (e in alcuni casi sono commuoventi da smuovere i sassi).
A parer mio è un libro da leggere con la consapevolezza che si tratta di una biografia storica: interessante come documento storico, un po’ meno se cercate una biografia rigorosa di Čajkovskij. Anche l’omosessualità non viene trattata con l’apertura che oggi potete trovare nel Tchaikovsky Research, per dire, ma se ne apprezza comunque la testimonianza storica.
Se la vita di Čajkovskij stuzzica la vostra curiosità e la sua musica vi piace, magari potete iniziare ad approfondire da Il ragazzo di vetro, che per me può essere una buona base di lancio per addentrarsi nella comprensione del musicista.