Storia culturale del terremoto dal mondo antico a oggi
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Storia culturale del terremoto dal mondo antico a oggi è stata una lettura molto interessante, anche più di quanto mi aspettassi, e ci mostra l’evoluzione delle conoscenze scientifiche sull’origine del fenomeno e del modo in cui le persone che purtroppo si sono trovate a vivere con le conseguenze di scosse più o meno violente hanno reagito.
Sembrerà bizzarro, ma è facile rivedere le tristi storie che ci sono familiari a causa degli ultimi terremoti in Italia anche in eventi sismici lontani nel tempo e a volte anche nello spazio. La perdita di chi subisce il terremoto e la solidarietà esterna a quei territori; l’interpretazione del fenomeno come punizione divina, come una fatalità che ci ricorda la fugacità della vita o come evento naturale studiabile e magari infine prevedibile (innumerevoli sono i tentativi in tal senso, alcuni davvero fantasiosi …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Storia culturale del terremoto dal mondo antico a oggi è stata una lettura molto interessante, anche più di quanto mi aspettassi, e ci mostra l’evoluzione delle conoscenze scientifiche sull’origine del fenomeno e del modo in cui le persone che purtroppo si sono trovate a vivere con le conseguenze di scosse più o meno violente hanno reagito.
Sembrerà bizzarro, ma è facile rivedere le tristi storie che ci sono familiari a causa degli ultimi terremoti in Italia anche in eventi sismici lontani nel tempo e a volte anche nello spazio. La perdita di chi subisce il terremoto e la solidarietà esterna a quei territori; l’interpretazione del fenomeno come punizione divina, come una fatalità che ci ricorda la fugacità della vita o come evento naturale studiabile e magari infine prevedibile (innumerevoli sono i tentativi in tal senso, alcuni davvero fantasiosi); gli enormi costi delle ricostruzioni, che non sempre consentono di portare a termine la rinascita delle comunità, disgregate dai tempi lunghi o dall’incapacità di far fronte alla crisi socio-economica conseguente al terremoto.
Fa abbastanza impressione leggere della storia sismica del Centro Italia e di come, nonostante le nostre attuali conoscenze, nulla sia stato fatto per mettere in sicurezza l’area, che infatti è stata devastata nel 2009 e nel 2016: eppure numero terremoti si sono succeduti in quell’area nel corso dei secoli. E quante altre zone ci sono in Italia, si chiedono l’autrice e l’autore, ad aver bisogno di interventi in vista della sismicità del nostro Paese? La stima è di un terremoto disastroso ogni 4-5 anni: sarà il caso di darsi una mossa?
La solidarietà verso le vittime dei terremoti è sempre stata altissima in Italia: ogni volta ci spertichiamo in lodi su quanto viene donato e sulle varie iniziative che persone volenterose mettono in atto per dare una mano. Tutto magnifico – la solidarietà è sempre un bello spettacolo – ma rimane quello: uno spettacolo che non è capace di creare quella cultura necessaria affinché gli immobili italiani vengano messi in sicurezza prima che la terra tremi e crollino ammazzando decine di persone.