Padiglioni lontani

Brossura, 846 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 01 Maggio 1985 da Mondadori.

ISBN:
978-88-04-26561-0
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4 stelle (1 recensione)

Comincia nell'India della metà Ottocento, all'epoca dell'Impero retto dalla giovane regina Vittoria, questo romanzo dedicato a questo paese, alla sua gente e alla sua cultura. Il libro è insieme il racconto di un amore indimenticabile: quello tra Ash, un giovane ufficiale inglese allevato come un indù all'ombra dell'Himalaya, e Juli, una principessa indiana. La loro vicenda, che trascende il tempo e lo spazio e domina il flusso degli eventi, si intreccia con quella di un paese dall'atmosfera magica, percorso però da inquietudini profonde. Dai palazzi sontuosi dei maharajah agli agguati nelle gole di impervie montagne, dalla guerra afgana ai "suttee", dove le vedove si bruciavano sulla pira dei mariti defunti, il romanzo restituisce la storia e l'atmosfera dell'India di allora.

2 edizioni

Padiglioni lontani

4 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more

Come ho scritto a suo tempo nello scegliere Padiglioni lontani la mia più grande paura era quella di trovarmi a leggere un romanzo con un punto di vista colonialista, visto che l’autrice proveniva da una famiglia con stretti legami con l’impero anglo-indiano e abbia vissuto diversi anni in India.

Per fortuna, in gran parte si trattava di una paura ingiustificata. Gli unici momento in cui Kaye mi ha infastidito il mio culo bianco sono quelli nei quali professa le opportunità della collaborazione tra culture diverse (in questo caso quella inglese con quelle presenti in India), dimenticando che il Regno Unito non era andato in India per collaborare e che i rapporti tra i due popoli non possono essere ridotti a relazioni tra persone. L’idea che tutto sarebbe andato meglio scremando persone violente e razziste mi è sembrata molto …