Baylee ha recensito Cassandra di Christa Wolf
Cassandra
5 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Non avrei mai detto che Cassandra potesse colpirmi forte come aveva fatto Medea: Voci della stessa autrice: non mi sembrava un mito capace di coinvolgermi come quello della maga della Colchide. Un pregiudizio che mi ha fatto ritardare la lettura di Cassandra di anni, finendo però per farmelo leggere proprio nel momento migliore.
Tramite Cassandra, infatti, Wolf ci racconta il momento nel quale si afferma definitivamente la società patriarcale, il cui esponente più rappresentativo diventa Achille la bestia, che mi ha fatto venire i brividi tanto il suo personaggio riesce a incarnare tutto l’orrore che la mascolinità tossica porta con sé.
E a costui [Achille] lui, il veggente Calcante, ha poi dovuto cedere sua figlia. Forse si è voluto convincere che solo il più brutale avrebbe potuto proteggere una donna in mezzo ai bruti. Rividi Briseide, quando fummo …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Non avrei mai detto che Cassandra potesse colpirmi forte come aveva fatto Medea: Voci della stessa autrice: non mi sembrava un mito capace di coinvolgermi come quello della maga della Colchide. Un pregiudizio che mi ha fatto ritardare la lettura di Cassandra di anni, finendo però per farmelo leggere proprio nel momento migliore.
Tramite Cassandra, infatti, Wolf ci racconta il momento nel quale si afferma definitivamente la società patriarcale, il cui esponente più rappresentativo diventa Achille la bestia, che mi ha fatto venire i brividi tanto il suo personaggio riesce a incarnare tutto l’orrore che la mascolinità tossica porta con sé.
E a costui [Achille] lui, il veggente Calcante, ha poi dovuto cedere sua figlia. Forse si è voluto convincere che solo il più brutale avrebbe potuto proteggere una donna in mezzo ai bruti. Rividi Briseide, quando fummo spinti attraverso il campo dei greci dopo la caduta di Troia. Credevo di aver già visto tutto l’orrore che può vedere un essere umano. So quel che dico: il viso di Briseide superò ogni cosa.
Cassandra sa che il disastro sta arrivando: lo vede nell’estromissione delle donne dal potere decisionale, lo vede nella violenza della guerra, lo vede nella cecità con la quale si persegue l’annientamento dell’altro, lo vede nel potere gerarchico maschile difeso a ogni costo. C’è un modo per evitarlo? Difficilmente. Bisognerebbe imparare ad ascoltare le donne e a dare spazio e importanza al loro punto di vista, oltre a costruire un ideale maschile diverso. Tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere.
Wolf mi ha sorpreso tantissimo per la sua capacità di parlare alla me di oggi, alle prese con questa rinnovata fascinazione collettiva per gli uomini forti. È uno di quei libri che secondo me ogni persona, ma soprattutto ogni donna, dovrebbe leggere almeno una volta nella vita, perciò concludo con due consigli per godervelo al meglio.
Il primo riguarda la storia narrata: Wolf non perde tempo in dettagli e ci catapulta immediatamente nella storia, sparando nomi ed eventi a raffica che, soprattutto nelle prime pagine, possono confondere. Vi consiglio quindi un ripasso veloce del mito per non farvi trovare impreparatə.
L’altro consiglio vuole mettervi in guardia sulla struttura del romanzo, che segue il flusso di coscienza di Cassandra e quindi ha molti sbalzi temporali che richiedono tutta la vostra attenzione per essere seguiti. Non mettetevi a leggere Cassandra con distrazione...