Baylee ha recensito L'anarchico di Polin Soth
L'anarchico
1 stella
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
L’anarchico, come recita la sinossi della casa editrice, è un libro formato da due parti distinte e il mio problema è che non sono riuscita a prendere sul serio nessuna delle due, nonostante entrambe le storie siano intrecciate con la storia della Cambogia.
Avevo letto delle recensioni nelle quali mi si avvertiva del contenuto misogino di questo libro, ma non mi avevano preparato a leggere un testo così edgy, come si direbbe oggi. L’anarchico pare scritto da un quindicenne che le spara grosse perché vuole sconvolgerti a tutti i costi, ma finisce solo per essere cringe. L’unico risultato ottenuto da Polin, per quanto mi riguarda, è stato farmi venire voglia di leggere la storia dal punto di vista delle donne incontrate da A-Chhem e Virak, donne che spesso e volentieri sono le uniche a dire …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
L’anarchico, come recita la sinossi della casa editrice, è un libro formato da due parti distinte e il mio problema è che non sono riuscita a prendere sul serio nessuna delle due, nonostante entrambe le storie siano intrecciate con la storia della Cambogia.
Avevo letto delle recensioni nelle quali mi si avvertiva del contenuto misogino di questo libro, ma non mi avevano preparato a leggere un testo così edgy, come si direbbe oggi. L’anarchico pare scritto da un quindicenne che le spara grosse perché vuole sconvolgerti a tutti i costi, ma finisce solo per essere cringe. L’unico risultato ottenuto da Polin, per quanto mi riguarda, è stato farmi venire voglia di leggere la storia dal punto di vista delle donne incontrate da A-Chhem e Virak, donne che spesso e volentieri sono le uniche a dire qualcosa di sensato.
Non sono neanche riuscita ad apprezzare la disperazione dei due protagonisti, sradicati dal loro ambiente e dalla loro casa in maniera diversa, ma entrambi più che pronti a scaricare il loro disagio sulle donne (quando Virak ci ha finalmente rivelato il motivo della sua misoginia, si aspettava davvero la nostra solidarietà di lettorз?).
Sono stanca di leggere giustificazioni alla violenza contro le donne (e in questo romanzo ce n’è veramente, ma veramente tanta). Non c’è umiliazione, nichilismo o genocidio che tenga. Basta.