Baylee ha recensito Femminismi queer postcoloniali di Paola Bacchetta
Femminismi queer postcoloniali
4 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Nonostante l’abbia trovato una raccolta di saggi molto interessante e con punti di vista che mi hanno dato parecchio da pensare, Femminismi queer postcoloniali non è un libro femminista che consiglierei a chiunque: dipende dal vostro grado di conoscenza dell’argomento e da quanto masticate bene il linguaggio accademico.
Infatti, non posso proprio dire che i brevi saggi contenuti in Femminismi queer postcoloniali siano destinati alla divulgazione: si tratta di testi accademici che usano un linguaggio piuttosto tecnico e di non facile accesso per chi non bazzica (o ha bazzicato) certi ambienti universitari e/o femministi. Io stessa, che leggo molto sul femminismo, ho fatto molta fatica a seguire certi passaggi (e altri probabilmente non l’ho capiti proprio).
Tuttavia, come dicevo, nonostante richieda fatica, contiene molti spunti di riflessione interessanti e che non capita molto spesso di leggere altrove, soprattutto …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more
Nonostante l’abbia trovato una raccolta di saggi molto interessante e con punti di vista che mi hanno dato parecchio da pensare, Femminismi queer postcoloniali non è un libro femminista che consiglierei a chiunque: dipende dal vostro grado di conoscenza dell’argomento e da quanto masticate bene il linguaggio accademico.
Infatti, non posso proprio dire che i brevi saggi contenuti in Femminismi queer postcoloniali siano destinati alla divulgazione: si tratta di testi accademici che usano un linguaggio piuttosto tecnico e di non facile accesso per chi non bazzica (o ha bazzicato) certi ambienti universitari e/o femministi. Io stessa, che leggo molto sul femminismo, ho fatto molta fatica a seguire certi passaggi (e altri probabilmente non l’ho capiti proprio).
Tuttavia, come dicevo, nonostante richieda fatica, contiene molti spunti di riflessione interessanti e che non capita molto spesso di leggere altrove, soprattutto in italiano. Quindi il mio consiglio è di prendere nota per il futuro se in questo momento non vi sentite prontə ad affrontare un testo così complesso, ma siete interessatə a leggere qualcosa che vada oltre i soliti confini mentali.
In conclusione, mi sento di bacchettare la casa editrice, Ombre Corte, per lo spropositato numero di refusi che contiene questo volume (ce n’è pure uno sul dorso, mannaggia!): in alcuni punti, rende anche difficoltosa la comprensione del testo (che già non è facilissimo di suo) ed è un vero peccato, perché un libro tanto interessante non si merita proprio una simile sciatteria.