Storia del pensiero antropologico

Brossura, 296 pagine

Pubblicato il 24 Maggio 2002 da Il Mulino.

ISBN:
978-88-15-08667-9
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2 stelle (1 recensione)

L'antropologia ha prodotto uno straordinario patrimonio di idee, di studi e di ricerche a cui hanno attinto numerose altre discipline; un patrimonio ormai entrato a far parte degli strumenti che ci permettono di leggere la nostra esperienza quotidiana. Alan Barnard, integrando l'antropologia sociale inglese e l'antropologia culturale americana, ci fornisce un panorama della disciplina che parte dal contributo dei precursori e dei classici (Tylor, Frazer, Malinowski, Mauss, Lévi-Strauss), affronta le grandi correnti del pensiero antropologico (evoluzionismo, diffusionismo, funzionalismo, approcci marxisti, relativismo, strutturalismo) e infine considera gli sviluppi recenti, soffermandosi in particolare sui punti di contatto con la linguistica, le scienze cognitive, la critica femminista e gli orientamenti postmodernisti.

1 edizione

La peggio feccia della manualistica universitaria

2 stelle

Siccome sono uno schizzatello ho deciso di darmi da autodidatta una base di antropologia, Storia del pensiero antropologico mi è stato consigliato come manuale universitario classico – e da bravo manuale universitario introduttivo si è dimostrato un mero repertorio di fattoidi e dati circostanziali, organizzati secondo un banale criterio cronologico e compilativo. Sostanzialmente il testo non è né più né meno che una raccolta di profili biografici in cui si descrive per sommi capi la vita di questo o quel luminare, seguita dai riassunti di una o due delle sue ricerche e da un sunto generale della sua teoria, espresso in egual misura con paroloni vuoti e qualche rara e preziosa esemplificazione pratica. Considerato che quando ero in università ho avuto per le mani parecchie "Storie della disciplina X" strutturate esattamente in questo modo e imposte come bibliografia base, mi sembra evidente che una certa accademia voglia far memorizzare agli …