Brossura, 255 pagine

lingua Italiano

Pubblicato il 01 Gennaio 2003 da Marsilio.

ISBN:
978-88-317-7250-1
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3 stelle (1 recensione)

La storia di Medea, principessa della Colchide, è una delle più cupe nell'universo del mito antico. Innamorata del greco Giasone, per lui tradisce il padre, uccide il fratello, abbandona la patria. Ma l'evento che la caratterizza in modo assoluto è quello che Euripide ha scelto di portare in scena nel suo dramma: l'uccisione dei figli, l'atto estremo con cui essa si vendica dell'abbandono di Giasone. Per questo gesto Medea si impone all'immaginario occidentale. In Euripide il personaggio conserva la sua ambiguità e rivendica, attraverso lo schermo del mito, la sua non appartenenza all'universo dei valori umani; Seneca riversa ogni colpa sul personaggio cupo e malefico della maga straniera; le rielaborazioni moderne cercano invece di ancorare a una realtà comprensibile, ed entro certi limiti anche giustificabile, un gesto che di per sé e incomprensibile e ingiustificabile. Si fa strada così la figura di Medea vittima delle circostanze avverse e del destino …

1 edizione

Medea

3 stelle

Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more

Prima di addentrarmi nella recensione vera e propria, suppongo di dovervi confessare di provare una certa antipatia nei confronti di Seneca fin dai tempi del liceo: quindi, ecco, quanto scriverò a breve potrebbe anche essere il frutto di un cospicuo pregiudizio da parte mia.

Bene, detto questo, la peggiore Medea di questo ventaglio di pièce teatrali è senz’alcun dubbio quella di Seneca. Insomma, dai, l’unica cosa che ci trasmette Seneca è che Medea è una strega straniera e cattiva e che quindi nessuno dovrebbe stupirsi di come sono andate a finire le cose – con buona pace delle ambiguità che ancora oggi ne fanno un mito capace di farci arrovellare.

Subito dopo viene la versione di Grillparzer, dove Medea non può smettere di essere straniera agli occhi dei greci, ma non mi è parso avesse la stessa …