Baylee ha recensito Breve storia della morte di William M. Spellman
Breve storia della morte
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Breve storia della morte è un buon libro per iniziare ad avventurarsi in quella che è la storia di come gli esseri umani abbiano affrontato la morte dalla preistoria a oggi. Il libro si concentra sul cosiddetto Occidente, ma butta un occhio anche in altre aree geografiche e altre culture.
Per chi è espertə di morte e dintorni risulterà quasi sicuramente un libro noioso: essendo una breve storia non è granché approfondita, ma fornisce un buon punto di partenza per andare a esplorare (nelle note troverete una ricca raccolta di libri che parlano di morte). Da profana, posso dirvi di aver notato che, soprattutto nel racconto che Spellman fa della preistoria e dell’inizio della storia, ci sono diversi elementi dati per certi che so essere messi in discussione dalla storiografia.
Nel complesso, è un libro che consiglio: …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
Breve storia della morte è un buon libro per iniziare ad avventurarsi in quella che è la storia di come gli esseri umani abbiano affrontato la morte dalla preistoria a oggi. Il libro si concentra sul cosiddetto Occidente, ma butta un occhio anche in altre aree geografiche e altre culture.
Per chi è espertə di morte e dintorni risulterà quasi sicuramente un libro noioso: essendo una breve storia non è granché approfondita, ma fornisce un buon punto di partenza per andare a esplorare (nelle note troverete una ricca raccolta di libri che parlano di morte). Da profana, posso dirvi di aver notato che, soprattutto nel racconto che Spellman fa della preistoria e dell’inizio della storia, ci sono diversi elementi dati per certi che so essere messi in discussione dalla storiografia.
Nel complesso, è un libro che consiglio: non è troppo sofisticato, pensato anche per chi non ha particolari conoscenze filosofiche pregresse, e nessunə può eccepire che l’argomento non lə riguardi.
L’elemento più sorprendente per me è stato leggere quanto la concezione della morte sia cambiata attraverso i secoli: ero propensa a credere che la morte fosse sempre stata più o meno affrontata negli stessi modi, fatte salve le diverse religioni e l’ateismo. Invece, le vite degli esseri umani sono cambiate tanto quanto è cambiata la loro morte: vale davvero la pena di indagare sulla nostra fine, per quanto il solo pensiero possa risultarci sgradevole, anche solo per tutte le informazioni che ci dà su come viviamo il nostro tempo e il nostro spazio.