Baylee ha recensito I monologhi della vagina di Eve Ensler
I monologhi della vagina
3 stelle
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
È un po' difficile parlare di questo testo, perché entrano in gioco fattori diversi. Il primo è certamente quello della sua importanza storica come prima pietra di un progetto volto a sradicare la violenza contro le donne e le vagine (vi consiglio un giretto sul sito del progetto, vday.org). Già in quest'edizione speciale, in occasione dei dieci anni dei Monologhi, si racconta dei risultati ottenuti dalla recitazione della pièce e dal movimento del V-day.
Poi c'è lo sdoganamento della parola vagina, della quale cosa sono molto grata a Eve Ensler, perché sono cresciuta senza pensare che vagina fosse un brutta parola da non dire in pubblico e da sussurrare in privato. Siccome non è ancora così in tutte le famiglie e in tutte le società, sono felice che il progetto di Ensler continui a far …
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog ---> La siepe di more
È un po' difficile parlare di questo testo, perché entrano in gioco fattori diversi. Il primo è certamente quello della sua importanza storica come prima pietra di un progetto volto a sradicare la violenza contro le donne e le vagine (vi consiglio un giretto sul sito del progetto, vday.org). Già in quest'edizione speciale, in occasione dei dieci anni dei Monologhi, si racconta dei risultati ottenuti dalla recitazione della pièce e dal movimento del V-day.
Poi c'è lo sdoganamento della parola vagina, della quale cosa sono molto grata a Eve Ensler, perché sono cresciuta senza pensare che vagina fosse un brutta parola da non dire in pubblico e da sussurrare in privato. Siccome non è ancora così in tutte le famiglie e in tutte le società, sono felice che il progetto di Ensler continui a far parlare le vagine di tutto il mondo.
E a proposito del fatto che si tratti di una pièce teatrale: non l'ho mai vista (e ascoltata) recitata e sono ragionevolmente certa che faccia una differenza enorme in questo caso. Parecchi monologhi, infatti, letti su carta, nella propria stanza (o dovunque li leggiate), secondo me, non conservano la potenza che avrebbero se recitati su un palco e di conseguenza risultano piatti.
Non penso, però, sia un testo ignorabile se si ha intenzione di leggersi quanto di interessante ha prodotto il femminismo in termini di letteratura e non fiction (e, soprattutto, sarebbe bello se googlare V-Day in Italia desse come primo risultato le varie iniziative contro la violenza sulle donne e non giornate dedicate alla demagogia libera).